domenica 18 maggio 2025

Roma, strage verde: alberi massacrati senza vergogna.


 

È in corso una vera e propria mattanza di alberi a Roma, un'ecatombe silenziosa ma devastante. Uno dopo l’altro, i giganti verdi che per decenni hanno dato ossigeno, ombra, bellezza e vita alla città vengono decapitati con ferocia e indifferenza. Le scuse? Sempre le stesse: “sono pericolosi”, “vanno abbattuti per sicurezza”. Una giustificazione comoda e ormai ridicola, dietro cui si nasconde l’ennesimo abuso, l’ennesima decisione calata dall’alto senza alcuna trasparenza.

Dove sono le perizie? Dove sono i documenti tecnici che provano la pericolosità di questi alberi? Non ci sono, perché non servono: quello che serve è solo far quadrare i conti con i soldi del PNRR. Roma viene ripulita dal verde come fosse un fastidio, un intralcio. E tutto questo accade senza opposizione, senza voci forti che denuncino l’evidente follia.

Improvvisamente ogni albero diventa una minaccia. Ma davvero ci vogliono far credere che centinaia di alberi in perfetta salute siano tutti improvvisamente “a rischio”? Davvero dobbiamo far finta di non vedere che questa operazione ha ben altri scopi?

E il 5G? Troppo facile bollare tutto come “complottismo”. Ma perché non si indaga mai seriamente? Perché certe coincidenze si ripetono in ogni città dove si installano nuove antenne?

E ora che l’estate è alle porte, chi pagherà il prezzo di queste decisioni scellerate? I cittadini, ovviamente. Senza alberi, senza ombra, Roma si trasformerà in un forno a cielo aperto. Le strade bolliranno, l’asfalto fonderà e il caldo sarà insopportabile. Lo sappiamo bene: gli alberi sono il nostro primo scudo contro il caldo, la nostra difesa naturale. Toglierli significa condannarci a vivere in un inferno urbano fatto di cemento e calore soffocante.

La gente è indignata. E ha tutte le ragioni per esserlo. I cittadini parlano, protestano, scattano foto, pubblicano video, denunciano sui social. Ma chi dovrebbe ascoltare, continua a tagliare e ignorare. È una vergogna pubblica sotto gli occhi di tutti. È ora di alzare la voce, prima che della Roma verde non rimanga nemmeno un ricordo.

Le denunce ci sono. A Trastevere e Monteverde, residenti hanno protestato contro l'abbattimento di platani e frassini, accusando il Comune di Roma di potature mal eseguite e di non fornire documentazione tecnica adeguata. A via Gregorio VII, cittadini e associazioni hanno organizzato una mobilitazione in Campidoglio per difendere gli alberi storici minacciati dal taglio. In piazza Riccò, il comitato "Verde Brillante" ha organizzato un flash mob per protestare contro l'abbattimento di quindici alberi senza preavviso ai residenti.

Davide Zedda


qui il video