Leone 14, Robert Francis Prevost, è uno dei sei cardinali
accusati di aver consentito e nascosto abusi sessuali del clero.
Lo rivelò un dossier esplosivo di denunce, redatto da
gruppi che rappresentavano i sopravvissuti agli abusi sessuali e che venne
consegnato al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano e numero
due del Papa.
La Survivors Network of those Abused by
Priests (Snap), insieme a un'organizzazione di sopravvissuti chiamata
Nate's Mission, sostennero (e sostengono ancora oggi) che questi sei cardinali
hanno consentito o nascosto abusi sessuali commessi dal clero cattolico e hanno
chiesto alla Santa Sede di avviare immediatamente un'indagine.
Il Vaticano non rispose alla richiesta di commentare la
vicenda, né affrontò pubblicamente le accuse.
I cardinali accusati sono Peter Erdo, dall'Ungheria, Kevin
Farrell, dall'Irlanda, Victor Manuel Fernandez, dall'Argentina, Mario Grech, da
Malta, Luis Antonio Tagle, dalle Filippine e Robert Francis Prevost, dagli
Stati Uniti.
Il Papa fu invitato ad usare il tempo che gli rimaneva come
pontefice per attuare una legge di tolleranza zero per il clero cattolico che
abusava di bambini e minori.
In base a tale legge, la Chiesa sarebbe obbligata a
rimuovere dai loro ministeri i sacerdoti riconosciuti colpevoli di reati
sessuali e a ritenere responsabili i vescovi che avessero insabbiato crimini
sessuali.
Il Vaticano? Orecchie da mercante, ED ECCOVI IL NUOVO PAPA.
P.s. Se un giorno mi tolgono di mezzo, non fatevi domande
sul perché.
Ugo Fuoco