L’ ecocidio derivato dalle misure per il contenimento della
Xylella, in Puglia, era frutto di interessi geopolitici […] L’allarmismo sul
batterio sarebbe stato fomentato per coprire il territorio di impianti eolici e
fotovoltaici…
"Virus e pandemie sono soltanto coperture per nascondere i disastri causati dai farmaci e dalle vaccinazioni" - Dr. Stefano Scoglio
sabato 31 maggio 2025
Xylella come il sars cov 2: balle, balle balle…
La scienzah.
“[…] gli scienziati dimostrino ciò che fa comodo a chi li
ha finanziati. Ogni giorno che passa la scienza perde credibilità.
Chi esce dalle università è indottrinato, più che istruito."
Di Stefano Russo
venerdì 30 maggio 2025
Medico arrestato per abusi sessuali su 4 pazienti.
Un chirurgo di 70 anni, sindaco di Rivolta d'Adda, è stato
messo ai domiciliari su ordine della gip Sara Cipolla, con le accuse di
violenza sessuale aggravata.
giovedì 29 maggio 2025
𝗣𝗥𝗢𝗦𝗧𝗔𝗧𝗔 - 𝗟𝗔 𝗧𝗨𝗔 𝗩𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗜𝗣𝗘𝗡𝗗𝗘 𝗗𝗔 𝗗𝗨𝗘 𝗡𝗨𝗠𝗘𝗥𝗜: 𝗜𝗟 𝗥𝗜𝗗𝗜𝗖𝗢𝗟𝗢 𝗣𝗨𝗡𝗧𝗘𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗚𝗟𝗘𝗔𝗦𝗢𝗡 𝗘 𝗜𝗟 𝗣𝗦𝗔.
Il "punteggio di Gleason" deve il suo nome
all'ideatore Donald Floyd Gleason (1920-2008) ed è considerato il gold standard
per valutare l'aggressività del cancro.
Ma si tratta di una colossale cagata, un sistema obsoleto
completamente fallace.
Innanzitutto è soggettivo!
Il sistema assegna alle cellule cancerose un punteggio da 1
a 10 combinando i due tipi predominanti di cellule. Un valore di Gleason
inferiore a 6 è considerato di grado basso; 7 è intermedio e sopra 8 sono
cazzi.
Per la narrativa dei preti in camice bianco il grado di disorganizzazione delle cellule indica la gravità del cancro.
Pseudomedicina rimasta allo stadio medioevale.
Attenzione perché tale punteggio può essere influenzato da
fattori esterni. I pezzetti di tessuto strappati con violenza dalla prostata
(tramite biopsia) vengono messi sopra un vetrino e analizzati da un essere
umani con livelli diversi di competenza. Quindi interpretati soggettivamente!!!
Questi numeri però sono cruciali per la vita di un uomo in
quanto da essi si doseranno le devastanti terapie.
Per non parlare della colossale truffa del PSA.
La prostata è l'epicentro di un industria globale da
migliaia di miliardi di dollari che ha il suo fulcro proprio sul PSA.
Senza prostatectomie radicali, cioè l'estirpazione totale
della ghiandola (con impotenza e incontinenza a vita), oltre la metà delle
cliniche urologiche americane chiuderebbe.
Chiaro o devo farvi uno schizzetto? Per me è lapalissiano e
infatti morirò integro con la mia cara e amata prostata (con o senza tumore)
Marcello Pamio
2008, l'ombra dei finanziamenti delle multinazionali farmaceutiche.
I medici che difendono i vaccini sono arrivati ad affermare
che i bambini potrebbero sopportare 10.000 vaccini senza conseguenze.
Lo faranno per i soldi che l'industria del farmaco gli
garantisce?
Bassetti continua a promuovere vaccini. Qualsiasi vaccini
esista in cantiere troverà Bassetti a fargli da cassa di risonanza mediatica.
Lo stesso Bassetti i cui innumerevoli conflitti d'interesse sono pubblici.
Conosciamo bene l'asservimento dei media mainstream e dei
criminali del fact checking alla propaganda vaccinale. Uno scandalo i cui
responsabili meriterebbero la forca.
Ma non ci fu sempre un silenzio tombale su questo tema ed
anche il mainstream, ormai anni addietro, si interrogò fortemente sui danari
che le spietate multinazionali del farmaco elargivano (guarda te le
coincidenze) ai medici ed alle entità maggiori promotrici dei vaccini
pediatrici.
Quando sentiamo i nostri televirologi spingere i vaccini
nel modo in cui lo fanno, è assolutamente lecito chiedersi se non lo facciano
solo per merdosi interessi economici.
Se poi sei ancora così imbecille da credere, nel 2025, che
i vaccini siano salvifici e che non si tratti semplicemente del più schifoso
business del mondo, allora accomodati in farmacia e lasciati bucare. Chi è
causa del suo mal...recitava un antico proverbio latino.
Ugo Fuoco
mercoledì 28 maggio 2025
Il fantavirus degli allocchi.
Parla l’autrice del video registrato all’interno
dell’ospedale Sacco: “Negli ospedali non c’era nessuno, ma hanno creato il
terrore. Ho in mano altre prove, questa è solo la punta dell’iceberg.”
Secondo quanto dichiarato, gli ospedali erano vuoti mentre
in TV si raccontava il panico. Una messa in scena studiata a tavolino, utile a
seminare paura e obbedienza, per giustificare restrizioni, obblighi e un piano
criminale già pronto da tempo.
Un’operazione di controllo psicologico di massa, con la
complicità dei media, della politica e delle istituzioni sanitarie.
Un deserto di miseria.
Stanno distruggendo tutto. Campi di ulivi, aranceti,
allevamenti, miniere, energia, autonomia: annientati. La Spagna, un tempo terra
fertile e indipendente, oggi viene sventrata pezzo per pezzo per soddisfare i
capricci criminali dell’Agenda 2030, mentre PSOE e PP si spartiscono i resti
come sciacalli.
Mentre gli agricoltori vengono massacrati dalle imposizioni
dell’UE e ridotti alla fame, gli “intermediari” e i consulenti delle
multinazionali estere fanno miliardi, comprando a poco e rivendendo a caro
prezzo, lasciando una nazione in ginocchio a pagare il doppio per quello che un
tempo produceva da sola.
Quattro figli di papà con camicia stirata e portafogli
pieno si arricchiscono svendendo il futuro di milioni di spagnoli. Distruggono
i raccolti, coprono le terre con pannelli solari imposti, uccidono le
tradizioni, e tutto in nome di un “progresso” deciso da Bruxelles e Berlino.
E la gente? Tace. Obbedisce. Vota la stessa feccia
politica, si tappa il naso e continua a ingoiare merda. "Rossi",
"progressisti", parassiti travestiti da salvatori, pronti a
sacrificare il paese intero per un sussidio o una poltrona europea.
La colpa è di chi vende sovranità per un applauso all’ONU,
ma anche di chi non si ribella, non si alza, non dice basta.
Ci stanno lasciando solo due scelte:
1. Sopportare e morire lentamente in una nazione svuotata.
2. Andarcene, costretti a fuggire da casa nostra come
profughi economici.
Non è un’esagerazione. È un'occupazione lenta, silenziosa,
ma totale.
E noi? Ancora muti. Ancora complici.
martedì 27 maggio 2025
Il massacro verde dell’agenda 2030.
Continua inarrestabile, feroce, e totalmente insensata la
distruzione del patrimonio verde in Italia. Questa volta è toccato a Vibo
Valentia, in piazza Salvemini, dove alberi perfettamente sani sono stati
abbattuti come se fossero rifiuti da smaltire, non vite da rispettare. Non un
ramo secco, non un segno di malattia: solo il peso inaccettabile della loro
esistenza di fronte al “progresso” imposto.
Tutto questo ha un nome e una giustificazione sempre più
inquietante: Agenda 2030. Dietro la patina di parole su sviluppo sostenibile e
futuro intelligente, si nasconde una realtà ben più cupa: l’annientamento
sistematico di ciò che è naturale per fare spazio al digitale, alle antenne 5G,
e alle tanto celebrate (quanto disumanizzanti) Smart City.
Ma a quale prezzo? Il silenzio verde degli alberi viene
sostituito dal ronzio incessante della tecnologia, l’ombra fresca delle chiome
secolari cede il passo al cemento rovente. Ci parlano di innovazione, mentre
assistiamo a un vero e proprio scempio ecologico, compiuto nel nome di una
modernità che ha smarrito ogni contatto con la Terra.
Vergogna.
Abbattere alberi sani non è progresso. È un atto criminale
contro la natura e contro le generazioni future. Chi ha autorizzato questi abbattimenti
dovrebbe rispondere non solo politicamente, ma moralmente e civilmente del
danno arrecato. La cittadinanza deve svegliarsi, informarsi, resistere. O il
prossimo albero a cadere potrebbe essere quello sotto casa tua.
Davide Zedda
Vorrei fare una semplice domanda a tutti coloro che hanno visto l'orripilante video: secondo voi qual è l’unico animale al mondo che distrugge il proprio habitat?
Voi direte: è l'animale uomo, no?
No. È l’animale testa di cazzo!
Va fermata adesso!
È solo una proposta di legge, ma la violenza è già ben evidente. Non è solo una questione animalista, ma è anche lo sconvolgimento dell’intero ecosistema. Va fermata adesso!
lunedì 26 maggio 2025
I poliziotti non fanno un cazzo, la Costituzione niente...
Venezia, questa volta è andata male: il borseggiatore è
stato buttato a terra dalla sua vittima che per poco non lo frolla a pugni.
Fuori celebrano Falcone e dentro proteggono Cosa Nostra.
Di seguito una nota di Francesco Carbone.
Siamo già LEGGENDA tutti noi che facciamo parte
dell'Associazione Governo del Popolo APS.
Mai nessuno ha osato affrontare Sistemi MAFIOSI/EVERSIVI
come lo facciamo noi.
Saremo felici se qualcuno ci dimostrasse di fare lo stesso
o di fare più di noi.
Se ci fosse stato l'aiuto di tutti coloro che vorrebbero
eliminare tali Sistemi MAFIOSI/EVERSIVI, già da tempo, oltre a metterli con le
spalle al muro li avremmo messi KO e nelle patrie galere, garantendo un futuro
migliore, equo, democratico e meritocratico per le prossime generazioni.
Il problema è che il popolo non riesce a riconoscere o
capire o accettare che MAFIA E "PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA" sono
due facce della stessa medaglia, che tra di loro fanno accordi o si fanno la
guerra per il controllo del POTERE Politico, Giudiziario, Economico e del
Territorio a discapito di tutti i cittadini che non sono affiliati a tali
Sistemi Criminali (Cosche, Logge, Ordini, Sette).
Ricordandovi che ricoprire un incarico Pubblico è una
FUNZIONE resa al Servizio del Popolo e non una POTESTÀ O UN POTERE da
utilizzare contro il Popolo.
Potranno anche eliminarmi fisicamente ma non potranno mai
nascondere e occultare tutto ciò che ho già reso di pubblico dominio e
l'ideologia per cui ci battiamo con i FATTI per rendere veramente ONORE a tutti
coloro che hanno perso la vita per combattere SISTEMI MAFIOSI/EVERSIVI, in cui
non ci rientrano assolutamente coloro che sono stati VITTIME DI GUERRE DI MAFIA
e fatti passare come VITTIME DI MAFIA solo perché le famiglie potessero
usufruire dei benefici ANTIMAFIA e fare apparire tali Famiglie Mafiose come
Antimafiose o vittime di Mafia.
Non sono sicuro se riuscite a comprendere ciò che ho
scritto e se ci siete riusciti potete ritenervi veramente "svegli" da
capire che la PRETESA DELL' APPLICAZIONE DELLA LEGGE, LA PRETESA DELLA
PUNIZIONE DEI REI, LA PRETESA DI PULIZIA DEL MARCIO DENTRO LA FUNZIONE PUBBLICA
viene prima di qualsiasi altra iniziativa.
Bisogna pulire il "contenitore" prima di voler
mettere acqua pulita dentro...
Pensare di pulire un contenitore contenente acqua sporca
inserendo acqua pulita è solo inutile e tempo perso.
Se fate vostro ciò che ho scritto, oltre a condividerlo,
fate copia e incolla e pubblicatelo ovunque.
Francesco Carbone
Presidente dell'Associazione Governo del Popolo APS.
CRIMITALIA.
Classifica delle 10 città italiane con il più alto tasso di criminalità, basata sull'Indice della criminalità 2024 del Sole 24 Ore, che considera il numero di denunce per 100.000 abitanti nel 2023.
domenica 25 maggio 2025
GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO.
Lo racconto anche quest’anno, oggi che siamo al 23 maggio 2025
con delle novità non di poco conto.
Falcone era prossimo ad andare a Mosca per indagare sui
quasi mille miliardi di lire di fondi ottenuti dal PC poi divenuto PDS. Saltò
in aria per questo, poi vedremo per mano di chi.
Borsellino (ucciso il 19 luglio 1992), sapeva del collega
amico fraterno, dunque sapeva di essere stato condannato a morte.
Mafia? Meri esecutori, sicari su commissione.
L’ordine di far fuori Falcone e Borsellino arrivò da
Washington con il servile avallo dello Stato italiano che permise alla mafia di
commettere il lavoro sporco. Gli USA avevano deciso che il PDS non andava
toccato, perché da quella corrente politica doveva nascere (ed è nata) la corsa
alla globalizzazione e all’Euro che ha portato l’Italia alla distruzione
economica e sociale
MA C’È DI PIÙ
Il porto di Porticello (Palermo) è di creazione e proprietà
della CIA.
È il porto di Gladio, utilizzato per far sbarcare in Italia
i gladiatori, il terrorismo islamico e utilizzato per passaggio armi. A
Porticello giunse il tritolo per la strage di Capaci e Via D’Amelio.
Washington ordinava, la mafia obbediva: semplice manodopera
sotto copertura
Davide Zedda
Strage di Capaci: 23 maggio 1992.
Il 23 maggio del 1992 era un normalissimo sabato, quando
un'enorme carica di esplosivo (dicono mezza tonnellata) venne fatta esplodere
al passaggio delle auto del giudice Giovanni Falcone e della scorta.
Nella strage (di Stato) persero la vita, oltre al
magistrato, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta: Vito
Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Sono passati 33 anni da quello che sicuramente è uno degli
eventi più tragici della storia italiana!
Dopo solo due mesi, il 19 luglio 1992 toccherà all'altro
magistrato, Paolo Borsellino. Nella strage in Via D'Amelio persero la vita il
giudice e cinque uomini della scorta!
Tutto funzionale, tutto perfetto. Il Sistema doveva
indebolire il paese destabilizzando la classe politica per spianare la strada a
quello che verrà dopo. I due giudici erano una spina nel fianco.
Il passaggio è stata l'Operazione Tangentopoli, detta Mani
Pulite: l'inchiesta della magistratura (quella venduta) che tra il 1992 e il
1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Lo scopo non era
fare giustizia ma fare pulizia del vecchio per far posto al nuovo...
Grazie a questo, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993
diede il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani,
regalandoli agli amici ahskenaziti.
Per questi servigi ebbe totale copertura mediatica dai
giornali degli ebrei Agnelli e De Benedetti.
Falcone e Borsellino dovevano morire, perché avevano
scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!
Marcello Pamio
Era il 2020, tutto ciò che appariva in televisione mirava solo ed esclusivamente a spaventarvi.
Questi video vanno rivisti oggi, per capire fino a che
punto si sono spinti ieri… e cosa potrebbero avere il coraggio di ripetere
domani.
sabato 24 maggio 2025
Non dimentichiamo questi individui.
Guardateli bene.
Sono gli infami del pensiero unico, i chierichetti del
vaccino perenne, i profeti del terrore mediatico
Li avete visti ogni giorno in TV a vendervi paure a rate,
mascherine come rosari e siringhe come sacramenti
Li avete ascoltati mentre vi spiegavano che la libertà è un
pericolo, che il dubbio è eresia, che la scienza è un dogma (finché la pagano
loro)
Sono gli opinionisti del regime, gli influencer del
conformismo, i portavoce dell’OMS e dell’idiozia globale travestita da virtù
C’era chi predicava il lockdown eterno, chi vi contava i
morti col sorriso, chi sognava un mondo dove si vive solo se tracciati, controllati
e punturati
Sono diventati famosi, ricchi, impuniti.
E se oggi li mettete tutti insieme in una foto, sembrano un
casting per la nuova serie di un film dell'orrore.
Ricordateveli!
Perché quando torneranno – e torneranno – a chiedervi
obbedienza cieca, sappiate che sotto il camice bianco e il tailleur sobrio, c’è
sempre la stessa fame: potere, visibilità, controllo.
La verità non andava in onda: Aveva troppi effetti
collaterali.
Davide Zedda
I Pimas
Non esiste al mondo prova storica più massiccia e schiacciante a favore del vegan-crudismo, di quella del popolo Pimas.
Parliamo di Indiani d’America divisi dal confine: una parte di essi in Arizona-USA e l'altra nella Sierra Pimeira-Messico.
Tutti sani, pimpanti e atletici fino agli anni ’50, quando il deserto dell’Arizona era attraversato da canali che permettevano gli orti e le colture.
Oggi, dopo mezzo secolo di Coca-Cola e McDonald’s per la Zona USA soltanto, falcidiata da penalizzanti modifiche idriche, i Pimas dell’Arizona sono diventati la comunità più diabetica, obesa e malsana di tutto il continente, mentre i Pimas messicani, alimentati con la solita dieta a cocomeri, banane, manghi, verdure, mais e patate, mantengono lo status di gruppo etnico tra i più muscolosi, sani ed invidiati d’America!
Valdo Vaccaro
Rispettare le leggi cosmiche è indispensabile.
Il mio messaggio è rivolto agli innumerevoli casi che mi vengono proposti a ripetizione.
Potrei sembrare duro nelle mie affermazioni, ma non
esistono alternative valide a tale durezza.
Liberiamoci dai fardelli e dalle malattie medico-causate.
Smettetela di prestare ascolto e di seguire le cure e i metodi tipici dei venditori di fumo, dei falsi profeti, dei mediocri e corrotti esponenti di una medicina convenzionale priva di arte e di parte. Di una medicina legata mani e piedi al regime sanitario avviato dai magnati del petrolio e dell’acciaio, dai Rockefeller e dai Morgan.
Di una medicina che difende a spada tratta le industrie della carne, dei surrogati e dei cibi spazzatura, nonché gli interessi della politica e dei media.I villi intestinali.
Il nostro piccolo intestino contiene quasi 5 milioni di
villi assorbenti,
che non sono affatto delle semplici propaggini a forma di dito, come spesso vengono illustrati nei manuali, ma che formano invece tante paginette, o tasche sfogliabili, poste l’una accanto all’altra. È solo così che l’intestino è in grado di mettere assieme magicamente quei 400-600 metri quadri assimilativi che equivalgono più o meno a un doppio campo da tennis (un campo misura in fatti 250 mq).
Tali paginette sono delicatissime e, se c’è una cosa che odiano, quella è il latte vaccino con tutti i latticini, per la sua alta percentuale di caseina, collante micidiale utile per tenere assieme addirittura le chiglie delle navi.
I latticini tutti incollano tra di loro le paginette
assimilative dei villi e trasformano il campo da tennis in uno sgabuzzino di 20
metri quadri, compromettendo la fame di 75 trilioni di cellule che reclamano
cibo.
Le proteine animali, col perverso gioco della putrefazione intestinale, fanno da ulteriori lanzichenecchi nei riguardi dei villi.
Valdo Vaccaro
venerdì 23 maggio 2025
L'impatto dello zucchero sulla nostra salute.
È la benzina del cancro, delle malattie neurodegenerative e
di qualsiasi infiammazione.
Il Dr. Mark Hyman spiega nel dettaglio tutte le patologie
la cui origine proviene dal consumo di zucchero.
Oltre al cancro ed alle malattie neurodegenerative,
cardiache ed alle infiammazioni troviamo anche quelle che magari non
sospetteremmo possano essere collegate al "veleno bianco".
Spiegati anche i meccanismi di funzionamento organico che
portano lo zucchero a danneggiarci.
Diffondiamo e mangiano naturale, magari autoproducendoci un
orto.
Ugo Fuoco
Addio a Josè Pepe Mujica.
Ci ha lasciato quest’uomo straordinario: José Pepe Mujica.
No, non era un barbone ma l’ex presidente dell’Uruguay, il Presidente UMILE che
aveva dedicato tutta la sua vita ad aiutare la gente.
José Mujica, ex presidente dell’Uruguay, viveva in una
piccola fattoria con una sola stanza da letto, insieme alla moglie e al loro
inseparabile cane a tre zampe, Manuela. Ha fatto della sobrietà e della
coerenza morale il proprio stile di vita. Da Presidente donava il 90% del suo
stipendio in beneficenza. Perché credeva che un capo dovesse essere prima di
tutto questo: un esempio. «Non sono il Presidente più povero», era solito dire.
«Il vero povero è colui che ha bisogno di tanto per vivere».
Nel corso degli anni ha rifiutato ogni tipo di lusso e di privilegio, continuando a vivere come aveva sempre fatto: nella sua fattoria, tra i suoi fiori, i libri, i cani e le sue riflessioni. Sotto la sua guida, l'Uruguay ha compiuto passi da gigante.
Fino al giorno della sua morte continuò
ad aiutare gli altri e a battersi in favore degli ultimi. In un mondo dove
conta soltanto l'avere, il possedere le cose e perfino le persone, dove tutti
vogliono prendere ma nessuno sa dare, Mujica era diventato un simbolo di
speranza e di rinascita
Un uomo semplice, con un'intelligenza straordinaria e una coerenza che lo hanno reso unico al mondo. E che ha dimostrato fino all’ultimo giorno della sua vita che la semplicità è la vera ricchezza!
Grazie, per essere
stato luce in un mondo di tenebre.
Buon viaggio a un’anima gentile.
giovedì 22 maggio 2025
mercoledì 21 maggio 2025
La truffa delle compagnie petrolifere ai danni della popolazione spiegata con un grafico.
In blu il prezzo del petrolio, in arancione quello del
carburante medio in Italia.
Nel gergo tecnico, il fenomeno è noto come "effetto
razzo e piuma" (rocket and feather effect): quando le quotazioni del
petrolio salgono, i prezzi dei carburanti alla pompa schizzano verso l'alto con
la rapidità di un razzo; quando invece le quotazioni del greggio calano, i
prezzi al distributore fluttuano verso il basso con la lentezza di una piuma
che scende dolcemente nell'aria.
In tutto ciò, la speculazione selvaggia delle compagnie
petrolifere galoppa e il Governo di turno non si lamenta perché prezzi più alti
alle pompe vogliono dire maggiore IVA incassata.
In questo scenario, mentre i soliti pochi eletti si
arricchiscono spudoratamente, i cittadini vengono spogliati del loro denaro,
nel più assordante dei silenzi.
Mario Draghi è un nemico pubblico!
Quando Cossiga lo definì un "vile affarista" fu
troppo gentile. Mario Draghi è molto peggio: è un nemico pubblico, un serial
killer al servizio delle élite dominanti, un essere spregevole e pericoloso.
Che mi denunci per queste mie affermazioni, così avrò modo
di difendere quanto asserito in un tribunale e di portare alla luce tutte le
nefandezze perpetuate da questo individuo. Che mi quereli per diffamazione e
calunnia (io lo farei se qualcuno mi accusasse di cose simili), così che il
processo diventi un caso mediatico e poi un libro, un documentario, un podcast,
un film, un qualsiasi supporto a futura memoria e testimonianza dello schifo
che ha fatto, delle sofferenze che ha provocato, dei danni che ha causato con i
suoi interventi contro i popoli e a favore dell'establishment.
Lui che ha voluto, promosso e attuato le sanzioni contro la
Russia, raccontando una sfilza di falsità (tanto per cambiare!) e sbagliando
qualsiasi previsione (tanto per cambiare!), adesso si lamenta che i prezzi
dell’energia sono insostenibili.
Lui che è IL PRINCIPALE COLPEVOLE e responsabile di questa
situazione.
In tutto questo la cosa più spaventosa è che tantissima
gente si fida ancora di lui; quella più grave è che abbia ancora voce in
capitolo, quando dovrebbe essere rinchiuso in un ospizio (o un carcere) e messo
in condizione di non nuocere più a nessuno né di continuare a propinarci le sue
puttanate!
martedì 20 maggio 2025
Pulizie di primavera inoltrata...
Via la bandiera euronazista dal ministero.
Il video è in polacco, ma non serve conoscere il polacco perchè le immagini sono molto eloquenti (parlano da sole).
Mi verrebbe da aggiungere, inoltre, che il rapporto tra
l’unione europea e l’onestà (qui intesa come trasparenza, correttezza, lealtà
verso i popoli…) è lo stesso rapporto che c’è tra i veleni chimici (cosiddetti farmaci
e vaccini) e la salute: ovvero non hanno nulla a che vedere!
E infatti l’ho aggiunto.
Una truffa mascherata da transizione verde.
In Scozia, quello che doveva essere un simbolo della
rivoluzione verde si sta trasformando in un clamoroso paradosso ambientale. È
emerso che 71 turbine eoliche, appartenenti a impianti considerati
"puliti", sono state alimentate segretamente a diesel per diverse ore
al giorno durante il mese di dicembre. Il motivo? Un guasto alla rete elettrica
che, secondo Scottish Power, avrebbe reso necessario mantenere le turbine calde
per evitarne il blocco a causa del freddo.
Ma questa giustificazione non basta a contenere lo sdegno.
Per molti, questa è solo la punta dell’iceberg: una dimostrazione lampante che
l’eolico, dietro l’etichetta “green”, potrebbe nascondere pratiche tutt’altro
che sostenibili.
Infatti, non è la prima volta che si sollevano dubbi sulla
reale efficacia ambientale dell’energia eolica. La produzione, manutenzione e
ora anche la gestione di emergenza con combustibili fossili mettono in
discussione l’autenticità ecologica dell’intero sistema. Se le turbine hanno
bisogno di diesel per funzionare nei momenti critici, non si tratta più di
energia rinnovabile, ma di una tecnologia ibrida camuffata.
IL RISCHIO DI UNA GRANDE TRUFFA “VERDE”
Ci troviamo di fronte a un potenziale inganno su scala
industriale. Governi e cittadini stanno investendo miliardi nella transizione
energetica, confidando in un futuro più sostenibile. Ma se una tecnologia che
dovrebbe liberarci dal petrolio continua a dipendere dal diesel per operare,
possiamo davvero parlare di progresso?
Questa vicenda solleva una questione fondamentale: quanto
c'è di autentico e quanto di strategicamente costruito nella narrazione green
che ci viene venduta? È lecito chiedersi se l’energia eolica, per come è
progettata e gestita oggi, sia davvero una soluzione o solo una nuova forma di
business mascherata da ecologismo.
È ora di pretendere trasparenza totale, verifiche
indipendenti e dati reali, non solo slogan pubblicitari, perché una transizione
ecologica basata sull’inganno non è una transizione: è solo una truffa ben
confezionata.
L’ENERGIA EOLICA NON È COSÌ VERDE COME CI RACCONTANO
Oltre a essere alimentate segretamente a diesel, le turbine
eoliche in Scozia – e non solo in Scozia – causano devastazioni ambientali sin dalla loro
installazione. Per costruire i parchi eolici, vengono abbattuti interi boschi,
alterando ecosistemi, distruggendo habitat naturali e compromettendo la
biodiversità.
Quella che dovrebbe essere una tecnologia per salvare il
pianeta, inizia col ferirlo: foreste rase al suolo, terreni modificati e
paesaggi naturali stravolti. E ora scopriamo anche che funzionano col diesel?
La narrazione dell’eolico “verde” comincia a crollare sotto
il peso delle sue contraddizioni e delle sue bugie.
Davide Zedda
lunedì 19 maggio 2025
Farsa green
Questo video, girato il 5 maggio 2025 in Andalusia, mostra
l’ennesimo scempio travestito da progresso: una distesa di ulivi secolari (veri
monumenti viventi, custodi di storia, cultura e biodiversità) viene rasa al
suolo per fare spazio a pannelli solari.
Secondo la loro deplorevole logica, questa sarebbe la tanto
acclamata “ecosostenibilità”. Cioè radere al suolo un ecosistema millenario per
piazzare impianti industriali.
Hanno perso ogni senso del rispetto per la terra, per la
tradizione, per la vita stessa degli alberi. Tutto in nome di un “verde” che
puzza solo di business e di ipocrisia.
domenica 18 maggio 2025
Puglia: scempio di ulivi espiantati per il fotovoltaico con l'autorizzazione della Regione Puglia.
Quasi duemila ulivi espiantati per fare spazio a un
impianto fotovoltaico. È quanto succede a Bitonto, in provincia di Bari.
Roma, strage verde: alberi massacrati senza vergogna.
È in corso una vera e propria mattanza di alberi a Roma,
un'ecatombe silenziosa ma devastante. Uno dopo l’altro, i giganti verdi che per
decenni hanno dato ossigeno, ombra, bellezza e vita alla città vengono
decapitati con ferocia e indifferenza. Le scuse? Sempre le stesse: “sono
pericolosi”, “vanno abbattuti per sicurezza”. Una giustificazione comoda e
ormai ridicola, dietro cui si nasconde l’ennesimo abuso, l’ennesima decisione
calata dall’alto senza alcuna trasparenza.
Dove sono le perizie? Dove sono i documenti tecnici che
provano la pericolosità di questi alberi? Non ci sono, perché non servono:
quello che serve è solo far quadrare i conti con i soldi del PNRR. Roma viene
ripulita dal verde come fosse un fastidio, un intralcio. E tutto questo accade
senza opposizione, senza voci forti che denuncino l’evidente follia.
Improvvisamente ogni albero diventa una minaccia. Ma
davvero ci vogliono far credere che centinaia di alberi in perfetta salute
siano tutti improvvisamente “a rischio”? Davvero dobbiamo far finta di non
vedere che questa operazione ha ben altri scopi?
E il 5G? Troppo facile bollare tutto come “complottismo”.
Ma perché non si indaga mai seriamente? Perché certe coincidenze si ripetono in
ogni città dove si installano nuove antenne?
E ora che l’estate è alle porte, chi pagherà il prezzo di
queste decisioni scellerate? I cittadini, ovviamente. Senza alberi, senza
ombra, Roma si trasformerà in un forno a cielo aperto. Le strade bolliranno,
l’asfalto fonderà e il caldo sarà insopportabile. Lo sappiamo bene: gli alberi
sono il nostro primo scudo contro il caldo, la nostra difesa naturale.
Toglierli significa condannarci a vivere in un inferno urbano fatto di cemento
e calore soffocante.
La gente è indignata. E ha tutte le ragioni per esserlo. I
cittadini parlano, protestano, scattano foto, pubblicano video, denunciano sui
social. Ma chi dovrebbe ascoltare, continua a tagliare e ignorare. È una
vergogna pubblica sotto gli occhi di tutti. È ora di alzare la voce, prima che
della Roma verde non rimanga nemmeno un ricordo.
Le denunce ci sono. A Trastevere e Monteverde, residenti
hanno protestato contro l'abbattimento di platani e frassini, accusando il
Comune di Roma di potature mal eseguite e di non fornire documentazione tecnica
adeguata. A via Gregorio VII, cittadini e associazioni hanno organizzato una
mobilitazione in Campidoglio per difendere gli alberi storici minacciati dal
taglio. In piazza Riccò, il comitato "Verde Brillante" ha organizzato
un flash mob per protestare contro l'abbattimento di quindici alberi senza
preavviso ai residenti.
Davide Zedda
sabato 17 maggio 2025
Non è progresso, è controllo.
Stanno abbattendo alberi ovunque, e non certo per “sicurezza” o “manutenzione”: lo fanno per liberare il campo alle onde elettromagnetiche. Onde necessarie per alimentare il sistema di sorveglianza totale e gestire milioni di persone connesse al cloud.
Distruggono la natura per costruire una prigione
invisibile.
Continua il massacro di alberi a Roma.
Stamattina ero al quartiere Eur per documentare il taglio
indiscriminato del patrimonio arboreo romano. Ovviamente di mezzo c'è il PNRR
assieme alle boiate green.
Matteo Brandi