sabato 14 novembre 2020

STEFAN LANKA – PARLARE DI VIRUS NON HA PIÙ SENSO

 

L’IDEA CHE ESISTANO MICROBI PATOGENI È TOTALMENTE SVIANTE E DISEDUCATIVA

Il termine virus potrebbe non essere più utilizzato in futuro. Lo sostiene non un qualsiasi virologo da quattro soldi, ma Stefan Lanka, uno studioso brillante e indipendente, inseritosi con merito ai vertici mondiali del settore. Batteri e virus microrganismi pericolosi? Fissazioni infantili di chi vede mostri e diavoli dappertutto. Questa è la storiella prefabbricata che ci viene raccontata tutti i giorni con superficialità e tanta incompetenza. Stefan Lanka la pensa esattamente come la Health Science Igienistica, valutando i batteri preziosi soci collaboratori indispensabili alla vita, e i cosiddetti virus come sostanza morta innocua, semplice conseguenza logica del fisiologico metabolismo cellulare. Presenti entrambi in modalità intensificate nelle malattie e nelle infiammazioni, non come fattori patogeni e contagianti e causanti malattia, ma come ovvia conseguenza dello stato patologico pregresso in essere. Totale innocenza batterico-virale pertanto, al di là delle facili apparenze.

Un’idea non soltanto bislacca e scorretta, quella del fare lo scaricabarile sui microbi, ma anche alquanto pericolosa, non fosse che per le gravi implicazioni che essa comporta sul piano individuale e sociale, sul piano dell’equilibrio mentale e spirituale, sul piano dell’autostima, sul piano della convivenza armoniosa e costruttiva tra i popoli. Basta infatti guardare la situazione apocalittica e inconcepibile che si presenta sotto i nostri occhi nell’anno 2020 dopo Cristo per capire quanta ragione abbia Stefan Lanka e quanto torto abbia gente di basso livello scientifico e distorte fissazioni mentali come Anthony Fauci e Bill Gates nel paese guida mondiale, e i vari virologi di periferia che da essi prendono passivamente ordini ed ispirazioni.

VIVERE NEL SOSPETTO SIGNIFICA COMPROMETTERE L’INTERA ESISTENZA

Un uomo che coltivi la convinzione o anche il semplice sospetto di avere dentro di sé dei mostriciattoli diabolici, e di vivere in un contesto ambientale ripugnante e pieno di insidie, si sconvolge e implode, perde il sorriso e la voglia di vivere, perde il senso della realtà e dell’orientamento e finisce in inevitabile e permanente stato di depressione e di sfiducia in se stesso, nel prossimo suo e persino in un Creatore capace di partorire un’opera stranamente incompiuta, dilettantistica e persino cinica. Oltretutto, scaricare le proprie disgrazie e le proprie incongruenze su virus e batteri significa anche de-responsabilizzare la gente, facendola scordare le proprie colpe nella insorgenza delle anomalie funzionali del corpo e della mente.

IL VERO VIRUS CONTAGIANTE È IL VIRUS DELLA STUPIDITÀ UMANA

Un virus che non è niente di più se non una innocua polvere di cellule morte, il più delle volte endogene e appartenenti a noi medesimi, sta infatti mandando a catafascio l’intero pianeta…

qui l'articolo completo di Valdo Vaccaro