Mascherina o bavaglio per sempre: disumanità di Stato. Altro che didattica in presenza: quella propinata dalle autorità tricolori è didattica senza respiro. «Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19»: è il solito incipit che apre anche l'ultimo dpcm del 3 novembre 2020. A rigor di logica e di scienza, il “virus Covid-19” non esiste, semmai è denominato correttamente Sars CoV-2. Un dettaglio di simile portata rivela la montagna di menzogne confusionarie alimentate dal governo italiano, ma non solo. Sul portale del ministero della salute, infatti si legge testualmente:
"La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus. SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente identificato nell'uomo".
Come può il primo ministro pro tempore Giuseppe Conte confondere così grossolanamente in un atto ufficiale, addirittura virus con malattia?
Peraltro, il cosiddetto nuovo coronavirus non è stato ancora isolato. Ecco un passaggio significativo del …