martedì 24 novembre 2020

OMS: l'imperioso scranno su cui risiede l'ennesimo inganno

 

Da marzo 2020 non c’è traccia di alcuna influenza stagionale. Lo si vede in un grafico contenuto in un documento dell’OMS pubblicato il 12 ottobre.

Radio Radio ha intervistato Maria Grazia Dondini, medico di Medicina Generale che opera in provincia di Bologna.

La dottoressa ha raccontato di aver avuto la fortuna di incontrare il professor Pierfrancesco Belli, presidente della commissione Rischi ed Etica Sanitaria, con il quale sta collaborando.

“Sta preparando una denuncia perché ha evidenziato come siano stati completamente stravolti i principi della governance che ha proceduto non negli interessi della salute ma in direzione contraria”.

Dondini ha spiegato che nel tempo sono state prese decisioni che avrebbero favorito la “medicina del profitto”. “Decisioni di natura politica ed economica che partivano dal ministero, a cascata ricadevano sulle regioni e poi sulle ASL”.

Pensate all’accordo vergognoso, passato in sordina, siglato tra il sindacato maggioritario Fimmg (Federazione italiana Medici di Medicina Generale) con una grossissima casa farmaceutica, la Sanofi”.

La dottoressa si riferisce al protocollo d’intesa siglato ad aprile dalla Sanofi con la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) e con la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg).

Grazie a questa intesa la casa farmaceutica potrà intervenire sulla formazione dei medici di medicina generale. Interessante che la formazione riguardi, tra le altre cose, «l’identificazione di un corretto orientamento in caso di emergenza sanitaria, picchi di gestione di condizioni o patologie stagionali».

“Pensiamo alle campagne vaccinali” ha commentato la Dondini. “Le persone non lo sanno ma il medico riceve una quota pro-dose per ogni vaccino che effettua sul pazienteMa non solo: se il medico è particolarmente virtuoso da raggiungere il target di dosi effettuate durante la campagna vaccinale, riceve a fine anno degli incentivi ulteriori”.

Poco prima di concludere l’intervista Fabio Duranti ha chiesto alla dottoressa come sia possibile che, da marzo 2020, secondo un documento pubblicato dall’OMS, non vi sia alcuna traccia delle cinque forme più comuni di influenze stagionali.

Tutto è rientrato nelle diagnosi di Covid ha risposto il medico. “Noi riceviamo annualmente a ottobre, prima dell’inizio della campagna vaccinale, il report dell’andamento dell’influenza dell’anno precedente. Quest’anno, ed è molto curioso, abbiamo ricevuto questo report alla fine di febbraio”.

Insomma qualcuno ha fatto sparire tutte le influenze stagionali da marzo 2020. Oppure hanno cambiato il nome e adesso rientrano tutte nell’etichetta Covid. “È una follia”, commentano all’unisono la dottoressa e il conduttore Fabio Duranti.

fonte - oltre tv