La medicina convenzionale di oggi, schematica e tecnologica, pretende di essere protagonista esclusiva di cure e trattamenti, quando dimostra di non capire un acca di salute, quando non propizia un briciolo di salute, quando è semmai specializzata imbattibile nel creare paura, incertezze e ansie ingiustificate nella gente.
Paura, preoccupazione e incertezza che sono poi gli
ingredienti tipici per bloccare e impedire qualunque guarigione e qualunque
recupero mentale e fisico.
Medicina tarocca e fallimentare che pretende rispetto senza
meritarselo per niente (salvo le eccezioni del pronto soccorso e salvo i casi
di medici coraggiosi e dissidenti che non mancano).
Medicina
che pretende di essere creduta “a prescindere”, e che chiede ai pazienti delle
cambiali in bianco.
È risaputo che non esiste al mondo una persona identica
all’altra.
Siamo
tutti casi unici e irripetibili, diversi dagli altri e persino diversi da noi
stessi nel corso dei tempi, dei momenti e dei giorni, tanto che gli
stessi test ed esami risultano privi di valore se fatti in ore diverse e in
laboratori diversi.
Eppure
la medicina pretende di applicare schemi fissi e indifferenziati per ogni
persona, protocolli dogmatici e inamovibili a uso non di soggetto
umano complesso e delicato, ma ad uso di manichini e di pazienti identici come
degli zombi meccanici, come dei numeretti nel gioco della Tombola. “Hai questo
sintomo e ti dò questo rimedio farmacologico, e il gioco è fatto”.
Le spiegazioni mediche, quando ci sono, sono narrazioni
fantasiose e cervellotiche, sono cariche di lacune, di enigmi, di misteri, di
salti logici, di dogmi appresi a memoria, di statistiche ignorate e comunque
manipolate, di cose date per scontate.
Si parla ad esempio di malattie idiopatiche (che non
avrebbero una causa apparente), di malattie lantaniche o misteriose, di
malattie cripto-genetiche (anche se smentite clamorosamente dalla
epi-genetica), di malattie nemiche e vendicative (elaborate dalla cattiveria
dei vari Tutankhamen), e mai invece di malattie logiche e conseguenti a dei
precisi motivi, alle tante scelleratezze
della gente e dei medici che la istruisce malamente.
Non si
parla affatto invece di malattie protettive-difensive, di malattie rimediali,
di malattie depurative-eliminative e di malattie adattive a ciascun soggetto, per
cui voler curare fenomeni naturali di questo tipo è perniciosa superstizione
vudù e non scienza.
La
malattia è già di per sé una fondamentale cura, uno
straordinario e indispensabile percorso di recupero in dotazione e a
disposizione del corpo, rientrante fra le Leggi Universali di Madre Natura, rientrante nel fatto che siamo tutti
health-oriented, nel fatto che il corpo, non offeso ed inibito da improprie
interferenze, sa auto-riequilibrarsi ed auto-guarire, non va mai contro se stesso.”
Valdo Vaccaro
