giovedì 5 giugno 2025

Hanno iniettato un’arma biologica a 5,7 miliardi di persone.

 


In un video sconvolgente, Pascal Najadi, figlio del co-fondatore del World Economic Forum (WEF), rompe il silenzio con dichiarazioni scioccanti e accusa direttamente le élite globali di aver orchestrato un CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ. La sua voce, carica di dolore e indignazione, scuote la coscienza globale.

“Mio padre ha co-fondato il WEF, ma lo ha lasciato per disgusto nei primi anni ’80. Ora capisco perché. Hanno tradito l’umanità.”

Najadi denuncia pubblicamente che le campagne vaccinali condotte a livello globale non sono altro che un’operazione coordinata per introdurre un’arma biologica in miliardi di corpi umani.

“Hanno iniettato un’arma biologica, nanolipidi velenosi, a 5,7 miliardi di persone. È un crimine mai visto prima nella storia. È democidio.”

Rivolge il dito accusatore verso le principali istituzioni e figure di potere mondiali:

 

“Il male viene da Ginevra: WHO, GAVI, WEF, Bill Gates, Big Pharma, Big Tech. Sono tutti complici. Tutti sostenitori di un'iniezione tossica. Devono essere fermati e giudicati.”

La sua testimonianza è anche un grido di dolore personale:

“Io e mia madre stiamo morendo. Siamo vittime di questo sistema disumano. Non possiamo più tollerare che ci si impongano veleni in nome della salute.”

In un messaggio diretto a chi ha ricevuto il vaccino, Najadi lancia un appello alla ribellione spirituale e civile:

“Vaccinati di tutto il mondo, siamo miliardi! Alziamoci e diciamo basta! Noi siamo i guardiani dell’umanità. La nostra luce cancellerà l’oscurità del male.”

Secondo Najadi, la verità è sul punto di emergere, e la giustizia potrebbe essere vicina:

“Questo è un castello di carte di criminali. Basta che la giustizia tiri una sola carta, e tutto crollerà. C’è speranza. Non è ancora finita.”

Le sue parole fanno tremare le fondamenta della narrazione ufficiale e accendono nuove fiamme nel dibattito globale su vaccini, potere e verità.

 

Davide Zedda


qui il video