domenica 8 giugno 2025

Dal vaccino alla paralisi.


 

Di Kate Sugak.


Kayla Pollock è una giovane donna canadese.

Fino al 2022, la sua vita era piena di energia. Lavorava con i bambini, cresceva suo figlio, ed era attiva, solare e piena di vita.

Quando è iniziata la campagna vaccinale contro il COVID-19, Kayla ha fatto tutte le dosi, incluso il booster della Moderna. Lo ha fatto per non perdere il lavoro e per poter continuare a far visita a suo padre nella casa di riposo.

Pochi giorni dopo il booster, sono iniziati strani sintomi: intorpidimento, debolezza, dolori alla schiena. La situazione è rapidamente peggiorata. I medici le hanno diagnosticato una mielite trasversa – una grave infiammazione del midollo spinale. Il suo referto medico indica chiaramente che la causa è stata il vaccino.

I danni sono irreversibili. Kayla è rimasta paralizzata dal petto in giù. Muove a fatica le braccia. Ha perso la capacità di camminare, stare in piedi, prendersi cura di sé e persino controllare le funzioni corporee di base. Da allora vive su una sedia a rotelle, con dolori cronici e piaghe da decubito. La sua vita è andata in frantumi. Ora ha bisogno di assistenza 24 ore su 24.

E qui nasce la domanda: cosa hanno offerto il governo e le case farmaceutiche a Kayla in cambio della sua salute, del suo lavoro e della sua vita di prima?

Magari un risarcimento generoso per lei e per suo figlio di 7 anni? Una casa accessibile e un team di assistenti? Riabilitazione, supporto psicologico, trasporti speciali?

No.

Quello che le è stato offerto è stata l’eutanasia.

Sì, hai letto bene.

La prima volta che le è stata proposta l’eutanasia, Kayla aveva appena iniziato a realizzare la gravità della sua condizione. Era stesa in un letto d’ospedale, sotto shock e sopraffatta. Ed è stato proprio in quel momento che un medico, con tono tranquillo, le ha detto: la tua situazione è senza speranza. Perché soffrire?” 

Questa “opzione” le è stata proposta altre due volte – sempre in momenti critici, quando si trovava nuovamente in ospedale.

Una compassione davvero toccante, vero?

Ma quando si tratta di aiutarla a vivere – nessuno ha fretta. Nessuno le ha dato una casa accessibile, né assistenza, né trasporti adeguati, né un aiuto finanziario minimo. Vivere con una paralisi costa una fortuna. In Canada, un cane da assistenza per disabili costa oltre 65.000 dollari. Kayla deve sopravvivere grazie alle donazioni di sconosciuti – perché il programma nazionale di compensazione per danni da vaccino ha respinto la sua richiesta e continua a rinviare l’appello.

Ma per aiutarla a morire? Lì sono sempre pronti. Il governo è sempre disponibile ad offrire l’eutanasia.

Ed è proprio questa la verità più terrificante.

Migliaia di persone nel mondo stanno soffrendo dopo la vaccinazione – hanno perso la salute, il lavoro, la famiglia, il futuro. Nel frattempo, chi li ha spinti a farlo… se ne lava le mani.

Quindi, se stai ancora pensando di vaccinarti, chiediti: cosa farai se finisci come Kayla?

E se perdi la capacità di camminare, muoverti, respirare da solo? Chi ti aiuterà? Chi si prenderà la responsabilità?

Il governo? Prendiamo ad esempio la Russia. Un Paese che ha creato il vaccino Sputnik e afferma con orgoglio che è estremamente sicuro ed efficace.

Ma se è davvero così sicuro, allora lo Stato non dovrebbe avere alcun problema a offrire risarcimenti generosi per i danni da vaccino – perché logicamente si aspetta che siano pochissimi, giusto?

E invece, nella realtà, se riesci ufficialmente a dimostrare che un vaccino ti ha causato una disabilità in Russia, riceverai un pagamento unico di 10.000 rubli (circa 111 euro) e 1.000 rubli al mese (circa 11 euro) come “compensazione”.

11 euro al mese. Per una salute distrutta. Per una vita rubata. Per una disabilità che ti impedisce di alzarti dal letto.

E se non riesci a dimostrarlo – cosa molto probabile, visto che il sistema è pensato per impedirlo — non otterrai nulla.

Nei Paesi occidentali, gli importi dei risarcimenti possono sembrare più alti, ma sono altrettanto difficili da ottenere. Il sistema è progettato per proteggere le case farmaceutiche, non i danneggiati. Anni di battaglie legali, valutazioni mediche costose, burocrazia infinita… e alla fine, la maggior parte delle vittime rimane con un pugno di mosche.

Ora poniti la domanda più importante: perché permetti che ti iniettino qualcosa basato su una teoria mai dimostrata – una teoria che crolla alla minima analisi critica?

L’intero concetto di vaccinazione si basa sulla teoria microbica delle malattie, introdotta nel XIX secolo da Louis Pasteur – un uomo accusato di falsificazioni e plagi già in vita. Secondo questa teoria, le malattie sarebbero causate da microbi e virus che invadono il corpo e lo attaccano. Ma ancora oggi: non esiste alcuna prova scientifica che i batteri siano la causa delle malattie.

I batteri ritenuti “patogeni” si trovano regolarmente in grandi quantità anche in persone perfettamente sane – senza alcun sintomo. Questi microrganismi fanno parte della normale ecologia interna del corpo e svolgono ruoli fondamentali nel metabolismo, nella disintossicazione, nella riparazione dei tessuti, nell’eliminazione dei rifiuti e nel mantenimento dell’equilibrio interno.

Nessun cosiddetto virus è mai stato isolato come particella patogena completa e funzionante.

Ciò significa che l’esistenza dei virus non è mai stata scientificamente dimostrata. Quello che viene mostrato come virus sono frammenti di cellule distrutte o modelli generati al computer.

Un altro mito fondante, senza il quale l’idea della vaccinazione crollerebbe, è quello del sistema immunitario.

Ci hanno insegnato che il corpo è un campo di battaglia, dove “cellule difensive” combattono incessantemente contro “invasori microbici”. Ma ha davvero senso pensare che il corpo sia in guerra costante con microrganismi che fanno parte della sua stessa ecologia interna – organismi che esistono in simbiosi con noi? Com’è possibile che la vita si mantenga combattendo senza sosta contro ciò che la rende possibile? Soprattutto considerando che non esiste un “sistema immunitario” come organo o struttura distinta e osservabile. Non è un vero meccanismo: è un modello astratto, creato per spiegare processi che, in realtà, fanno parte dei normali sistemi di regolazione, pulizia e riparazione del corpo.

Tenendo conto di tutto ciò – l’assenza di una patogenicità batterica dimostrata, il mancato isolamento dei virus e la natura mitologica del cosiddetto sistema immunitario — diventa evidente che la vaccinazione non ha alcun senso. 

Come si può sviluppare una “difesa” (un vaccino) contro agenti la cui esistenza non è mai stata provata? O, nel caso dei batteri, che non sono nemmeno la causa delle malattie?

Come si può “stimolare” un sistema immunitario che non esiste come meccanismo reale e distinto? Come si possono prevenire malattie di cui nemmeno si conosce con certezza la causa?

L’intera idea della vaccinazione crolla non appena si rimuove la sua base mitologica.

I produttori di vaccini lo sanno benissimo. Per questo evitano veri studi controllati con placebo inerti e osservazioni a lungo termine. Perché, se i vaccini fossero sottoposti agli standard scientifici reali, fallirebbero in modo catastrofico.

E finché la gente continuerà a credere a questa menzogna, continueranno ad apparire vittime come Kayla Pollock.