Il
Comitato Investigativo della Federazione Russa ha pubblicato le immagini
dell’interrogatorio di Evgeny Fabrisenko, uno dei soldati ucraini che ha ucciso
e violentato 22 civili (di cui 8 donne) a Russkoe Porechnoe, villaggio nella
regione di Kursk.
Fabrisenko
ha ricostruito in modo dettagliato gli eventi, ammettendo le responsabilità del
comandante della 11esima compagnia del 4 battaglione della 92esima brigata
d'assalto separata (nome di battaglia «Kum») e di tre altri commilitoni.
Alcuni
frammenti dell’interrogatorio:
- Prima l'ho violentata io, poi i colleghi.
Dopodiché li abbiamo messi in ginocchio e gli abbiamo sparato alla nuca col
fucile automatico…
- Siamo entrati nella casa successiva, c’erano
due uomini e una donna. Gli uomini sono stati uccisi subito. A uno di loro
abbiamo tagliato le vene...
- Perché? - chiede l'investigatore.
- Per infierire... È svenuto alla vista del
sangue e "Motyl" gli ha sparato. Il secondo è stato fucilato alla
testa da “Provodnyk". Ho violentato la donna, l'ho costretta a
inginocchiarsi e l'ho colpita alla nuca…
- Siamo usciti, abbiamo sentito un rumore nel
fienile. Li, nel fienile, si nascondevano tre nonnine e tre nonni. Li abbiamo
portati fuori, legato le mani e condotti nel seminterrato. Uno di loro ha
cercato di opporsi, provando a sfuggire. Uno dei commilitoni è sceso e lo ha
colpito due volte alla testa. Quando “Provodnyk” è salito al piano superiore,
Motyl ha lanciato una granata F-1 nel seminterrato. Dopo l'esplosione
"Motyl" è sceso, constatando che non erano rimasti superstiti…
Rangeloni
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