Il
più scarso portava il pallone, altrimenti non giocava. Il ciccione andava in
porta e il più furbo stava davanti alla porta, che tanto il fuorigioco non
c'era.
Chi
la tirava fuori andava a prenderla e se c'era da saltare qualche muro ci si
arrangiava.
I
due più forti facevano le squadre e si giocava fino a quando c'era il sole
oppure sotto ai lampioni... E comunque, alla fine, "chi fa questo, vince
tutto".
Ci
sbucciavamo le ginocchia e ogni tanto ce le davamo di santa ragione, ma alla
mamma non dicevamo nulla altrimenti ci dava il resto.