In un'incredibile dichiarazione che sta facendo tremare il
mondo della medicina e dell'industria farmaceutica, un esperto che ha dedicato
otto anni della sua vita ad intervistare medici e ad approfondire i meccanismi
nascosti di questo settore ha rivelato verità inquietanti. "Ho trascorso 8
anni della mia vita intervistando medici e informandomi sull'industria
farmaceutica. E posso dirvi con certezza che non è stato piacevole. È
un'industria molto oscura", ha affermato, raccontando le sue esperienze
sconvolgenti.
Le sue dichiarazioni sono un'accusa pesante: secondo lei, i
farmaci non sono progettati per guarire, ma per danneggiare. "I farmaci
non servono per curarti, ma per ucciderti o farti ammalare", ha aggiunto,
sollevando un polverone che sta spingendo molti a rivedere le proprie opinioni
sulla medicina moderna e sull'affidabilità delle grandi aziende farmaceutiche.
Questa rivelazione alimenta un acceso dibattito globale
sulla sicurezza dei trattamenti farmaceutici e sulle pratiche poco trasparenti
che, secondo molti, permeano l'industria. La fiducia nei confronti delle case
farmaceutiche è scossa, e molti si chiedono quanto possano davvero fidarsi dei
farmaci prescritti dai medici e promossi dalle multinazionali.
Con queste parole, l'esperta non solo ha messo in luce le
ombre dell'industria, ma ha anche invitato il pubblico a fare attenzione e a
informarsi meglio su ciò che ci viene prescritto come "cura",
portando alla luce un possibile lato oscuro della medicina. La sua
testimonianza sta diventando virale, alimentando un'ondata di scetticismo nei
confronti dei trattamenti farmaceutici e delle politiche sanitarie globali.
Aggiungo soltanto ciò che diceva il dottor Stefano Scoglio
in merito a farmaci e vaccinazioni: “Virus e pandemie sono soltanto
coperture per nascondere i disastri causati dai farmaci e dalle vaccinazioni”.
Queste parole dovrebbero essere scritte in tutte le
bacheche del mondo!