La gente sui tetti aspetta elicottero per
mettersi in salvo. Com'è possibile e cosa sta accadendo davvero.
In Emilia Romagna si ripete il disastro delle
inondazioni distruttive. Esondazioni ed argini ricolmi di legna ci portano a
porci delle domande.
Com'è possibile che dopo anni di propaganda
mediatica e politica non sia stato posto rimedio a questa impellenza?
Ipotizziamo che esista una agenda fondata sulle
emergenze. Ipotizziamo che questa agenda abbia a cuore l'obiettivo di porre in
ginocchio l'agricoltura locale. Ipotizziamo che questa agenda si fondi su
alcuni temi cardine e che, per poterli rafforzare dinanzi all'opinione
pubblica, necessiti di accadimenti eclatanti.
Volendo ipotizzare potremmo quindi pensare che
la geoignegneria sia funzionale all'impianto sistemico fondato sulle emergenze,
che da un lato devasta l'agricoltura con le alluvioni sgombrando il campo
all'agrivoltaico il quale, a sua volta, viene giustificato dalla narrazione di
distruttivi cambiamenti climatici che può essere propagandata dinanzi
all'opinione pubblica solo nel caso in cui si verifichino allagamenti ed
inondazioni come quelle che vediamo.
In questo quadro la politica ha il compito di
NON MUOVERE UN DITO, perché se si iniziassero a ripulire argini, sgombrare
tombini e vie di fuga, investire in modernizzazione delle strutture e
prevenzione sui territori, tali devastazioni non avrebbero luogo o diverrebbero
di una tale marginalità da non poter giustificare la narrazione dell'agenda
globalista.
La politica è totalmente coinvolta, schiava dei
potentati, impegnata a recitare una pantomima con cui imbonire ed ipnotizzare
masse di idioti convinte rispettivamente del pericolo fascista e
comunista...intanto che il globalismo sionista persevera nella sua opera di
conquista del mondo.
Ugo Fuoco