sabato 28 settembre 2024

Florence Nightingale: "Il contagio è il rifugio delle menti fragili, deboli e mediocri della medicina”.


 

di Valdo Vaccaro.


Mai frase più intelligente venne pronunciata in ambiente ospedaliero. E a farlo fu una donna coraggiosa nata a Firenze e cresciuta a Londra.

17 anni prima di Pasteur, una radicale opposizione all’idea microbo-demonizzante veniva dalla celebre Florence Nightingale, la più famosa nurse-dottoressa della storia, che spesso cito nei miei articoli, condusse il più bell’attacco alla teoria dell’infezione batterico-virale, pur non conoscendo ancora batteri e virus.

Le malattie non sono individui organizzati in classi, come cani e gatti, ma sono piuttosto condizioni che si sviluppano le une dalle altre a seconda delle condizioni di nettezza che caratterizzano ciascun organismo.


Non è forse il continuo vivere sbagliato che porta la gente ad ammalarsi?

Non sono forse fattori come l’aria pura e la pulizia da un lato, e l’aria viziata e la sporcizia esterna-interna a determinare lo stare bene o lo stare male delle persone?

Non sono forse tutte le malattie delle reazioni naturali alle condizioni assurde in cui noi stessi ci mettiamo?”

Florence Nightingale

 

Le posizioni della Nightingale, cariche di esperienza, di coraggio, di saggezza, di buonsenso e di ricchezza intuitiva  ed originalità tipicamente femminili, vengono tuttora condivise dalle menti più libere, aperte ed avanzate sia all’interno che all’esterno dell’ambiente medico.

Una persona di normale salute, dotata di sangue sano e scorrevole, non ha bisogno di essere preoccupata o apprensiva nei riguardi di alcuna malattia cosiddetta contagiante.

Se uno si mette invece in condizioni di bassa vitalità per intensa ed insostenibile accumulazione di scarti metabolici interni, diventa invece vulnerabile a qualsiasi insidia possa capitare.

Ovvio che farmaci e vaccini non fanno altro che aggiungere altro carico tossico al materiale ostruttivo pre-esistente.”

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