di Valdo Vaccaro.
Quando i medicinali come le aspirine, gli antibiotici, i
cortisonici, gli antidolorifici calmano, essi arrestano insieme al dolore la
reattività dell’organismo, la sua azione depurativa ed escretoria, annientando
le difese del sistema immunitario, le difese del sistema nervoso, l’azione
espulsiva di reni e pelle.
In pratica i farmaci tolgono i sintomi dolorifici per un
momento, ma alla fine aggiungono alla malattia il fardello della loro
tossicità.
Tutte
le medicine e tutti i vaccini sono dei veleni. Ogni dose diminuisce e annienta
la forza vitale del malato.
Gli
uomini muoiono delle loro medicine, muoiono dei loro trattamenti iatrogeni, non
delle loro malattie.
La Natura non ha previsto organi speciali per eliminare i
veleni costituiti dai medicinali chimici.
I medicinali artificiali della chimica, anche i più
leggeri, possono bloccare organi delicati come lo stomaco, i reni, il fegato e
i centri nervosi del corpo.
L’intossicazione causata dai medicinali è ben più grave di
quella causata dal male stesso.
ALLA LARGA DAI MEDICINALI, SALVO I CASI DI REALE EMERGENZA.
Ogni medicinale riduce la forza vitale dell’individuo.
I medicinali non sono assimilabili e non potranno mai
essere assimilati poiché sono anti-naturali e contengono materiale estraneo al
corpo.
Restano incrostati nell’organismo senza poterne essere
espulsi, formando un terreno favorevole per l’estensione del male.
Non esiste eccezione a tale realtà.
Non è
casuale che il padre della medicina moderna William Osler (1849-1919) abbia
dichiarato con enfasi che il compito del vero medico non è di prevenire o di
curare, ma di educare sani e malati a stare alla larga dai medicinali e dai
vaccini.”
Contagio: insulto all’intelligenza umana e alle leggi universali.
