La prima: continuate a farvi fare puntualmente il lavaggio
del cervello da politica e mass media. Vi mostrano quattro idioti di numero che
spaccano una vetrina o lanciano un sasso ed ecco che non vedete altro. Ieri in
Italia hanno manifestato pacificamente centinaia di migliaia di persone, i
violenti saranno stati lo 0 virgola qualcosa per cento ma tanto basta per
delegittimare le proteste. Senza considerare l’ipotesi di infiltrati, perché
non sarebbe la prima volta.
Seconda considerazione: e avanti di nuovo e sempre con il
gioco delle fazioni, le tifoserie da stadio, le guerre tra poveri, anche sto
giro dritti dentro la trappola del divide et impera, con la quale vi si
inculano da 2mila anni. Destra sinistra fascisti comunisti e sto giro, chi ha
manifestato e chi no, dunque continuiamo a dividerci evitando di unirci contro
gli unici veri nemici, le élite dominanti.
Terza riflessione: "A cosa è servito scioperare? Così
non si risolve nulla!"
Ora, molti di voi sono troppo giovani o troppo ignoranti
per sapere che… tutte le più grandi conquiste a livello di diritti sociali e
civili dell’epoca contemporanea, in Italia e nel mondo, sono state ottenute
attraverso scioperi e azioni di disobbedienza. Se oggi molti di voi hanno
determinati diritti e privilegi nel lavoro, nella scuola, nella sanità pubblica
e in generale nella vostra quotidianità, è solo grazie a persone che prima di
voi hanno scioperato, disobbedito e si sono ribellate.
Quarto pensiero: molti là fuori sono affascinati dall’idea
di rivoluzione, di cambiamento, perché... "questo sistema fa schifo,
questa società è tutta sballata, dobbiamo mandare a casa i politici e sistemare
le cose", poi però, di fronte al primo rigurgito di ribellione del popolo,
ecco che non va più bene "perché così non si fa, non sono questi i modi,
ok manifestare ma con educazione"… signori, la rivoluzione non si fa
chiedendo il permesso. Smettetela di fare i guardiani della Matrix.
E infine a tutti coloro che si sono lamentati per i disagi
che hanno dovuto subire ieri a causa degli scioperi, vorrei ricordare che è in
corso un fottuto genocidio, un massacro di esseri umani, a partire da donne e
bambini inermi e innocenti. I vostri disagi sono nulla rispetto a quello che
sta succedendo a un intero popolo la cui unica colpa è stata nascere in un
angolo di mondo sfigato. Se non lo capite evidentemente non vi rendete conto di
cosa siano le priorità e il senso della vita.
Di fronte a una delle pagine più nere della storia
dell’umanità, protestare, scioperare, disobbedire… è il minimo che possiamo
fare.
Dunque oggi e sempre… Lunga vita ai ribelli.
Matteo Gracis
