55.000 MORTI IN ECCESSO E UN FARMACO SOSPETTO: L'INCHIESTA
CHE ACCUSA L'NHS DI "OMICIDIO MEDICO DI MASSA".
Un nuovo report pubblicato da The Light Newspaper sta
scuotendo l’opinione pubblica britannica e internazionale. Secondo quanto
emerso, l’uso massiccio del sedativo Midazolam – raccomandato dal sistema
sanitario britannico (NHS) durante la prima fase della pandemia – potrebbe
essere collegato a decine di migliaia di morti in eccesso tra gli anziani.
I numeri parlano da soli: oltre 55.000 decessi nella fascia
over 75, in un periodo in cui le somministrazioni di Midazolam hanno subito
un’impennata senza precedenti.
MIDAZOLAM + MORFINA: UNA COMBINAZIONE LETALE.
La linea guida NG163 del NICE, emanata nel 2020 per la
gestione dei pazienti COVID, indicava l’utilizzo di Midazolam in combinazione
con morfina per sedare e alleviare l’ansia respiratoria. Ma questa combinazione
è nota per sopprimere la respirazione, e, secondo esperti e informatori,
sarebbe stata applicata in modo sistemico su pazienti anziani – spesso senza il
loro consenso o quello delle famiglie.
Molti familiari raccontano storie drammatiche: i loro cari
non hanno ricevuto ossigeno né trattamenti intensivi, ma sono stati sedati
profondamente e non si sono mai più risvegliati.
EUTANASIA: INDAGINE RICHIESTA.
Un numero crescente di medici, ricercatori e whistleblower chiede ora un’indagine ufficiale su quello che viene definito “omicidio medico di massa autorizzato dallo Stato”. L’accusa è che, dietro il velo della gestione emergenziale, si sia attuata una forma di eutanasia, o peggio, una politica di eliminazione silenziosa dei più fragili.
“Non è una teoria del complotto – è nei documenti, nelle
linee guida e nei dati sui decessi. Chi ha autorizzato tutto questo? Chi ha
firmato le forniture record di Midazolam? Chi ha coperto tutto?”
Ad oggi, nessuna scusa ufficiale è stata presentata.
Nessuna ammissione. Solo silenzio e reticenze. Ma se queste accuse si
rivelassero fondate, ci troveremmo davanti a uno degli scandali sanitari più
gravi della storia moderna.
NON È NEGLIGENZA. È POLITICA MORTALE.
La pandemia ha messo alla prova i sistemi sanitari di tutto
il mondo, ma questo caso getta ombre inquietanti su come le politiche
emergenziali possano trasformarsi in strumenti letali, specialmente quando
applicate con automatismo, senza trasparenza e senza consenso.
Se davvero 55.000 vite sono state spezzate non da un virus,
ma da un protocollo medico, siamo davanti a qualcosa di più grande di una
negligenza: siamo davanti a un CRIMINE!