Questo articolo pubblicato dal British Medical Journal a
luglio 2024 è assai interessante perché finalmente mette il dito su una piaga
sociosanitaria che denuncio da sempre (nei miei libri: "Cancro SPA" e
"La Fabbrica dei malati").
Negli ultimi decenni i tassi di incidenza del cancro alla
prostata hanno subito notevoli variazioni parallelamente ai test del PSA.
Tradotto: da quando hanno iniziato con l'assurdo e
pericolosissimo esame dell'Antigene Prostatico Specifico (PSA) il numero di
tumori è schizzato alle stelle. Chissà come mai, vero?
Ma i tassi di mortalità nel periodo 1980-2020 sono stati
molto più bassi e meno variabili dei tassi d'incidenza: la variazione fino a 20
volte nell'incidenza del tumore contrasta con una corrispondente variazione di
5 volte nella mortalità!
Sapete cosa vuol dire? In pratica i ricercatori stanno
puntando il dito contro la "sovradiagnosi": il più grave effetto
collaterale degli screening!!!
Quello che i camici bianchi diagnosticano con il test del
PSA altro non sono che condizioni ridicole, non pericolose (come cisti, noduli,
tumori incistati, ecc.) che non evolveranno mai, che non creeranno alcun
problema alla salute, ma una volta scoperte, oltre a creare una fottuta paura di
morire, obbligano il medico interventista a proseguire con le indagini.
E qui viene il bello. L'antipasto è un lungo e grosso dito
medio dell'urologo che penetra l'ano alla ricerca della ghiandola perduta...
Dopodiché il menù vero e proprio prosegue con una aberrante biopsia. Un ago
lungo 18 cm, sempre dal buco del culo trapassa l'intestino retto, per andare a
trapanare decine di volte (anche fino a 30 prelievi) una delle ghiandole più
delicate, sensibili e importanti per l'uomo. Il sorbetto a questo punto lo
degusteranno i vostri parenti fuori dalla camera ardente...
Bisogna essere pazzi o avere disturbi cognitivi per subire
volontariamente una simile tortura. Ma questa è la medicina, bellezza! Questa è
la prevenzione
Mi rivolgo a voi donne, che siete avanti anni luce rispetto
a noi: svegliate dal coma gli uomini che avete accanto prima che sia troppo
tardi. Non è molto simpatico infatti avere un compagno con il calzino pendente
in mezzo alle gambe (impotenza) e col pannolone (incontinenza).
Viceversa, se volete sbarazzarvi della vostra metà,
consigliategli dei lunghi giri in bici (con la sella dura che sfrega il perineo
infiammando la ghiandola) ed esami costanti del PSA...
Scherzi a parte state lontanissimi dai medici, evitando
come la peste l'esame del PSA e godetevi la Vita al meglio, soprattutto la
parte più intima delle relazioni, dato che la prostata è la ghiandola che
gestisce e supervisiona il programma speciale, biologico e sensato della
sessualità...
Marcello Pamio