Spesso sono inattendibili quelli dei laboratori, dove in
teoria gli strumenti dovrebbero essere calibrati e controllati periodicamente,
figuriamoci quelli in farmacia.
Ma il mercato dei coglioni che vogliono "testarsi il
sangue", credendo di ricavarne chissà che utilità, è apparentemente
infinito.
Ribadisco ancora una volta che i valori
"corretti" di tanti parametri sono quelli medi della popolazione
"sana", non quelli scientificamente individuati come ideali.
E questo è solo uno dei tanti problemi del farsi analisi
del sangue.
I cosiddetti "valori di normalità" (colesterolo,
PSA, ipertensione, trigliceridi, densità ossea, ecc.) sono decisi da gruppi di scienziatih, chiamati panel, stipendiati dalle
case farmaceutiche che vendono le droghe.
La
tendenza è sempre a ribasso, perché più abbassano tali valori e più gente
sanissima (ma rimbambita) diventa magicamente malata: clienti a vita per Big
Pharma.
Quanta sofferenza serve ancora per comprendere che gli
esami, come gli screening, sono nati per trovare il malato nel sano?
Più state lontani dai camici bianchi e più starete in
salute!
Marcello Pamio