Un principio di miocardite confuso con l’ansia. Motivo per cui Francesca Carocci, 28 anni, attrice di teatro, è stata rimandata a casa al termine della visita al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital, dove si era recata per dolori al petto.
Da curare con antidolorifici, avrebbero consigliato due medici ora indagati con l’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario, perché la giovane è morta due giorni dopo appunto per la miocardite.
Nei confronti dei due dottori del pronto soccorso che hanno visitato la 28enne, il pm Eleonora Fini ha chiuso le indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Secondo la ricostruzione del medico legale nominato dalla Procura, il
professor Luigi Cipolloni, i valori degli enzimi registrati dopo un primo
elettrocardiogramma avrebbero imposto nuovi esami. Strada indispensabile per
capire la ragione dei dolori dell’attrice. Se, infatti, fosse stata trattenuta
nella struttura, gli accertamenti avrebbero mostrato la complicazione al
miocardio che ha comportato l’arresto cardiaco.