"Non siamo
venuti a Dukla per celebrare né la guerra, né la sofferenza, né la morte. Sì,
mi dispiace che ci sia una moda così perversa, soprattutto in Europa, dove
invece di fare ogni sforzo per fermare il tintinnio delle armi, anche negli
stati vicini sentiamo applausi scroscianti, acclamazioni fragorose e spesso
decisioni importanti che non fanno altro che incoraggiare la guerra. In senso
figurato, forse uno di questi missili potrebbe colpire una fontana di Bruxelles
in modo che capiscano di cosa diavolo stanno parlando tutti".