martedì 16 luglio 2024

Si può essere più cattivi e più malefici di così?

 


di Valdo Vaccaro.


I più tormentati sono i piccoli della mucca.

Sono un tutto uno con le loro mamme, bisognosi quanto mai di latte e di tenerezze materne, attaccati ad esse come delle calamite, quasi fossero consci che qualcuno verrà tra non molto a staccarli e dividerli uno dall’altra.

Mucca e vitellino formano una coppia inscindibile, come ogni mamma umana col suo bimbo.

Ma i piccoli vengono spietatamente staccati per sempre, strappati alle cure e al calore della mamma già a pochi giorni dalla nascita.

Vengono costretti poi come premio e come consolazione a vivere legati e immobilizzati a un catenaccio, entro un minirecinto dove non c’è spazio e modo per coricarsi e allungare le gambe, dove non viene consentito di dormire e di reggere il sonno REM, quello profondo e di vero riposo. Quello coi sogni che ogni cucciolo fa e ogni bambino fa.

Perché il vitellino è un bambino vero che ha infinita voglia di giocare, ed è figlio di una vera mamma Mucca.

Immaginate un cucciolo pieno di energia e di vitalità, che sente il richiamo della mamma che lo chiama, sente ancora il suo vociare non troppo distante, oppure che vuole giocare e saltare con gli altri vitellini, pure loro legati come lui, e che resta invece bloccato in modo inesorabile nel suo box.

Avrebbe bisogno di lenire la sua disperazione e le sue lacrime distendendosi e dormendo. Ma deve invece restare in piedi per mangiare di più e crescere rapidamente.

Avrebbe bisogno estremo del latte di sua mamma, ma quello finisce nei contenitori dei bipedi insaziabili.

Gli servirebbe sognare almeno la mamma già quasi persa, sognare le sue leccate tenere e i suoi muggiti materni di gioia quando le stava accanto, le poche corse sul fieno con gli altri piccoli della stalla.

Ma gli hanno tolto persino i sogni.

Si può essere più cattivi e più malefici di così?

Potrebbe mai il peggior satana del peggior pianeta dell’universo arrivare a tale livello di brutalità?

Come si fa a rubare e distruggere persino i sogni di un bimbo a quattro zampe?”