di Marcello Pamio.
Viene dosata nel sangue una proteina specifica detta Psa (Antigene Prostatico Specifico).
Il valore soglia (deciso per alzata di mano) è
4 ng/ml, ma da anni stanno spingendo per la biopsia con Psa > 2,5!
Stiamo parlando di 4 miliardesimi di grammo per
millilitro di sangue! Quantità infinitesimali anche per le apparecchiature più
sofisticate!
Pochi sanno che il livello del Psa varia
moltissimo con l’età, con le dimensioni della ghiandola dovute a una banale
infiammazione (prostatite) e può dipendere da stimoli meccanici (sforzi fisici,
attività sessuale, sfregamento della sella della bici, ecc.).
È una pericolosa presa per il culo, perché il
tumore si può trovare ad ogni livello di Psa, anche inferiore a 1! Quindi
affidabilità pari al ridicolo!
Per non parlare della biopsia che invece è un
intervento chirurgico serio, anche se viene banalizzato. Con un 𝘢𝘨𝘩𝘦𝘵𝘵𝘰 lungo 18 cm si
prelevano campioni di tessuto (buchi) anche fino a 30 punti diversi! Il motivo
scientifico? Dato che la ghiandola non si può vedere il genio la buca
dappertutto per aumentare statisticamente la probabilità di "beccare"
le cellule tumorali!
Avete capito? La vita di un uomo dipende dal
culo o dalla sfiga di pizzicare le cellule atipiche!
Che sia per questo che la Natura ha nascosto la
prostata (una piccola noce di 3 cm) posizionandola in un punto non accessibile?
Comunque sia, bucherellarla qua e là fa
aumentare il reale rischio di degenerazione…
L'altro dato interessante è l’aumento del
cancro dopo l’introduzione dell’esame del Psa. Dopo il 1986, con l'inizio del
test, il numero di tumori guarda caso è raddoppiato e poi decollato. Oggi sappiamo
che lo screening non riduce la mortalità, ma fa solo aumentare il rischio di
sovradiagnosi.
In effetti il reale rischio di morire per
cancro è il 3%, e questo significa che il 97% (sovradiagnosi) degli uomini avrà
più danni che benefici!
Dati confermati da recenti studi pubblicati sul
New England Journal of Medicine: lo screening prostatico non ha alcun effetto
sulla mortalità!
Infine c'è il problema della specificità: gli
screening hanno moltissimi falsi positivi che indurranno a biopsie non necessarie
ma con conseguenti effetti collaterali gravi (impotenza, incontinenza, dolore,
ecc..).
Se dopo quanto detto farete ancora l'esame del
Psa, beh, si chiama karma! Io morirò quando arriverà la mia ora, ma certamente
integro con tutte le ghiandole al loro posto...
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Di seguito un gran bel video di Marcello Pamio dove viene spiegato l’inganno dell’esame del PSA (dal minuto 25).
Consiglio di vederlo tutto questo video a dir poco illuminante di Marcello Pamio.