Botte e insulti. Un medico aggredito, infermieri insultati,
strumentazioni mediche distrutte dai familiari di un paziente deceduto.
L'ennesimo atto di violenza contro i sanitari è avvenuto all'ospedale
Sant'Andrea di Roma secondo quanto denuncia il sindacato dei medici Federazione
Cimo-Fesmed. «Ancora un episodio di violenza ai danni di un collega,
schiaffeggiato e colpito da una borsa mentre tutto il personale infermieristico
e ausiliario presente veniva pesantemente insultato - racconta il sindacato - la
violenza ha causato danni anche alle strumentazioni mediche presenti nel luogo
dell'aggressione, che è stata scatenata dalla comunicazione del «decesso di un
parente» degli aggressori. Il medico aggredito è stato assistito dal personale
del Pronto soccorso del Sant'Andrea e ha denunciato gli aggressori».
Queste storie convincono sempre meno e mancano evidentemente dei pezzi che i media mainstream nascondono.
I media la raccontano così. Il medico comunica la morte del paziente ai familiari e questi, secondo questa ricostruzione, avrebbero subito aggredito il medico. Nessuna spiegazione del contesto. Nessun chiarimento su cosa potrebbe avere scatenato questa reazione.
Queste situazioni stanno diventando sempre più frequenti negli ospedali.
I parenti sono forse furiosi perché i medici avevano raccomandato con troppa leggerezza i sieri a dei pazienti e poi sono stati anche curati male?
Le persone stanno probabilmente apprendendo che dietro molti camici bianchi non ci sono i falsi eroi narrati dalla farsa pandemica ma personaggi senza scrupoli pronti a tutto pur di compiacere il cartello farmaceutico.
Cesare Sacchetti