sabato 12 novembre 2022

Un paziente guarito è un cliente perso.

«Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque

(Henry Gadsen, Direttore Generale di Merck & Co. -1977)





All’inizio abbassarono i valori di sicurezza del colesterolo, da 300 a 280 e aumentarono le vendite delle statine, visto che il trucco funzionava lo portarono a 200, e le vendite aumentarono del 3.200 %.
Poi venne il momento di abbassare i valori delle pressione sanguigna, e gli antipertensivi raggiunsero fatturati miliardari.
Poi venne anche il momento per l’abbassamento dei valori nel diabete gestazionale.
E così continuarono per tante altre patologie degli adulti.
Ma alla fine il mercato si saturò.
Non sapevano più come fare per aumentare i loro fatturati miliardari, ma Henry Gadsden aveva fatto scuola e i suoi discepoli si erano evoluti.
Perché non vendiamo farmaci anche ai bambini sani?
Ma come facciamo a fargli credere che un bambino sano abbia bisogno di farmaci, invece di un alimentazione corretta, stare all’aria aperta, evitare bibite gassate ed energizzanti, stare lontano dallo zucchero e dal latte etc. ?
Semplice, basta terrorizzarli sulla possibilità certa che si possano ammalare, così le persone impaurite e ignare, si faranno del male da sole, nella totale convinzione di essere nel giusto.
Ma alcuni non ci crederanno mai; quindi diremo loro che se non si vaccinano tutti il vaccino non può funzionare.


Dopo ben due settenni le linee guida del JNC7 (settimo rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure) per l’ipertensione, decise dalle società scientifiche di cardiologia americane, sono state ritoccate. Ovviamente in ribasso.
La nuova «soglia di normalità» è stata fissata a 120/80 mmHg.
Forse non tutti conoscono i valori soglia e pochi masticano i milligrammi di mercurio (mmHg), ma con questi nuovi criteri 1 americano su 2 rientrerà nella categoria degli ipertesi!
Non tremano solo i polsi col battito arterioso, ma è tutto il mondo a tremare. Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti. Malati naturalmente da curare con le droghe.
Hanno già fatto dei conti: con il nuovo «valore di normalità» la schiera degli ipertesi schizzerà in su di un 14%, portando gli interessati solo negli States dal 32% al 46% della popolazione.
A triplicare saranno soprattutto gli ipertesi sotto i 45 anni, mentre le donne in questa fascia d’età raddoppieranno “soltanto”…
Su una popolazione di 320 milioni di americani, circa 150 milioni sono malati. Le industrie godono.

Oggi la pressione è «normale» se risulta inferiore a 120 su 80 mmHg.
– pressione elevata: sistolica 120-129 mmHg e diastolica < a 80 mmHg.
– ipertensione di Stadio 1: sistolica 130-139 mmHg o diastolica 80-89 mmHg.
– ipertensione di Stadio 2: sistolica ≥ 140 mmHg o diastolica ≥ 90 mmHg.
La nuova classificazione è una vera e propria ecatombe che non riguarderà solo l’America ma tutto il mondo, perché i parametri del Comitato JNC7 vengono poi accolti dall’intera comunità scientifica globale e applicati in tutti i paesi, Italia compresa.
Quindi anche qui da noi assisteremo ad una epidemia di ipertensione in persone sanissime e senza alcun problema cardiovascolare.

I «valori di normalità» vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori, professori ed esperti, detti panel, che si riuniscono in un simposio o un congresso.
Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme, e cioè la salute di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo si baseranno sui parametri decisi da loro.
Per cui sarebbe molto importante sapere se coloro che decideranno se siamo «sani» o «malati» abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono farmaci. Purtroppo li hanno sempre.

Puntualmente, come sempre accade, una buona parte degli esperti che decidono vita e morte delle persone non risultano scevri da conflitti di interessi economici e finanziari con le industrie che vendono farmaci.
I colleghi in camice bianco questo non lo sanno, e se anche lo sapessero lo ignorerebbero in automatico perché oggi non è permesso mettere in discussione il paradigma della Scienza ufficiale, quella «basata sull’evidenza», cioè quella fagocitata e controllata dalle lobbies.
Uno lo fa a proprio rischio e pericolo, perché verrà escluso dal Sistema oppure radiato.

L’altro grosso problema è il popolo-gregge.
Purtroppo la maggior parte delle persone prende per oro colato quello che simili Comitati decidono, anche perché è stato inoculato dentro l’inconscio collettivo che la prevenzione è fare esami diagnostici da mattina a sera (i cui parametri sono decisi da loro e sono sempre in ribasso).
Il risultato di questa diabolica strategia di marketing è che le persone saranno convinte di essere malate, anche quando non lo sono!
Attualmente centinaia di milioni di persone sanissime stanno prendendo farmaci tossici e pericolosi perché convinti dal Sistema (e dagli esami diagnostici che questo mette a disposizione) di essere ammalate.
Una volta lo schiavo aveva la catena al piede o era rinchiuso in una gabbia, ed era consapevole della propria condizione. Oggi le persone respirano e trasudano paura da ogni cellula, immersi tra esami, screening e visite mediche.
Moderni schiavi che non sanno di esserlo perché la catena e le sbarre sono nella loro mente.

Per maggiori informazioni sulla strategia di marketing che crea milioni di malati ogni anno, si rimanda al libro: “La fabbrica dei malati”, di Marcello Pamio.

fonte


Di seguito un video davvero esauriente, direi anche eccezionale, di Marcello Pamio sulla "creazione di nuovi  malati". Da non perdere.

Marcello Pamio - La strategia della creazione di malati