venerdì 11 novembre 2022

Centinaia di camici bianchi incompetenti e malavitosi...


Vi ricordate il medico che spaccava i femori per impiantare protesi? Venne condannato, ma mai sospeso, né radiato. O quello che prendeva tangenti per certificare falsi invalidi: condannato, mai sospeso, né radiato. O quello che ha tagliato per errore un arto al posto di un altro. Che non ha voluto far abortire, perché obiettore, causando la morte della madre.
Centinaia di camici bianchi incompetenti e malavitosi: condannati, pochissimi sospesi, nessun radiato. Si perché la cancellazione dall'albo, il togliere l'abilitazione era considerata una pena così severa da emettere solo in rarissimi casi. Neanche l'ex Direttore Generale del servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Sanità Duilio Poggiolini, fu mai radiato, anzi non venne preso nessun provvedimento nei suoi confronti. O l'ex ministro della salute Francesco De Lorenzo, coinvolto nello scandalo di Tangentopoli, che ha avuto una condanna definitiva a 5 anni per associazione a delinquere: non fu sospeso, e infatti è ancora iscritto all’ordine dei medici di Napoli. Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario del reparto di chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano, condannato all’ergastolo per quattro omicidi volontari in relazione alla morte di altrettanti pazienti da lui operati e di un’ottantina di casi di lesioni. La Cassazione pare abbia ritirato la condanna. Attualmente Brega Massone sta scontando una condanna definitiva a 15 anni e mezzo di reclusione per decine di casi di lesioni ai danni di pazienti, oltre alla truffa al sistema sanitario nazionale per avere eseguito interventi inutili o dannosi "a scopo di lucro". Il dottor Brega Massone è ancora iscritto all’ordine dei medici. Norberto Confalonieri, Guido Fanelli, Carmine Cucciniello, Giorgio Maria Calori, Carlo Romanò e Lorenzo Drago, primari ai quali furono dati gli arresti domiciliari perché accusati di aver applicato protesi anche a persone che non ne avevano bisogno. Tutti i medici regolarmente iscritti ai rispettivi ordini. Questo è quanto riportano le fonti giornalistiche. Giusto o sbagliato poco importa. Non siamo noi né giudici, né tecnici.

Il fatto è che l'elenco sarebbe lunghissimo, dei non radiati e dei non sospesi. Ultimamente però c'è una grave controtendenza. Già, perché da due anni a questa parte la lista dei radiati e dei sospesi inizia ad essere molto lunga. La loro principale e unica colpa è quella di sollevare dubbi sulla politica sanitaria, di voler fare il loro lavoro in scienza e coscienza, di voler curare realmente i pazienti non arrecando loro danno, senza alcun scopo di lucro.
Questo è un dato di fatto.

Marco Cosentino