Utilizzano sempre lo stesso tipo di patata. Una
patata che viene trattata con un pesticida talmente tossico, che dopo il
trattamento gli agricoltori devono rimanere lontano dai campi per almeno 5 giorni!
È normale tutto ciò? Come si può, mi chiedo,
riempire la vita - e quindi l’aria, l’acqua, la terra, perfino il nostro
sangue! - di veleni e ritenere che tutto ciò sia normale?
Biologi, virologi, farmacologi, agronomi, dottori
e chimici di ogni tipo, ambiziosi di ogni dogma e di ogni laurea… avranno il
cervello fritto dalla fasulla propaganda Pasteuriana per accettare e permettere
tutto ciò!
E sempre sull’onda chimico/velenosa, che ormai
ha impestato il mondo, qui di seguito una riflessione a dir poco illuminante di
Valdo Vaccaro sulla Doxorubicina, un chemioterapico utilizzato nella “cura”
contro il cancro (ammetto che quando ho scritto “cura” mi è venuto da ridere).
“Il bugiardino del farmaco Doxorubicina
(costo 1743,94 €), per esempio, riporta testualmente che Tutti gli articoli
usati per la somministrazione della Doxorubicina, tipo guanti, maschere e
siringhe, dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti speciali ad alto
rischio, e inceneriti a 1000 gradi.
Viene da chiedersi: come mai ai malati di cancro
vengono somministrate sostanze altamente tossiche per l’organismo, al punto da
richiederne l’incenerimento ad alte temperature?”