venerdì 22 novembre 2024

Come tutte le malattie metaboliche il cancro è un sintomo e non va curato.

 


di Valdo Vaccaro.

È un fatto accertato che un tumore cosiddetto maligno ci mette diversi anni a crescere in situazione corporale pre-tumorale, chiamata pure cancer milieu o ambiente tumorale, fatto di indigestioni frequenti, di costipazioni, di costante stato acidificato, di carenza di ossigeno alle cellule, di sangue che scorre poco, di ambiente esterno non esattamente conforme con le esigenze e le aspettative di una persona.

Sia che il tumore si presenti nel tubo digerente, nell’apparato respiratorio,

o sia esso esterno e quindi visibile sulla pelle dobbiamo ricordare che

esso si è sviluppato su un complesso organico-corporale indivisibile e unitario,

irrigato da un solo liquido vitale come sangue e linfa, ed azionato da una sola energia chiamata energia nervosa.

Come tutte le malattie metaboliche il cancro è un sintomo e non va curato.

Come sostiene anche Manuel Lezaeta, anziché concentrarsi a “curare il cancro”,

il medico vero dovrebbe pensare solo a come ristabilire la salute integrale del canceroso,  ovvero dovrebbe impegnare tutti i suoi sforzi e le sue conoscenze al ripristino della normalità funzionale di tutto l’organismo del paziente, in stretta collaborazione.

Ma tutto funziona invece nel modo opposto.

Niente ha imparato il medico all’università, se non a rimuovere, a mutilare con indubbia arte e abilità, se non a sopprimere farmacologicamente i sintomi.

Ha imparato anche a stare lontano da Madre Natura, e a disobbedire all’insegnamento del suo stesso maestro antico Ippocrate.

Utopistico pensare che possa fare un percorso diverso da quello che gli è stato tracciato ed inculcato.

Ci sono poi da rispettare in modo rigoroso i protocolli medici, oltre che una marea di interessi e di convenienze.

Farmaci, chemio, chirurgia asportativa sono in effetti scorciatoie incapaci di apportare qualsiasi miglioramento che non sia precario, apparente e temporaneo.

Una consolazione di breve periodo nel vedere che materialmente la sovra-crescita o il neo sono spariti e che non ci sono più, mentre si sa nel profondo che non è così, si percepisce che ci vuole ben altro per guarire ma che non lo si fa perché esiste da un lato un paziente ignorante e dall’altro un medico altrettanto ignorante al quale nessuna scuola medica corrente ha insegnato qualcosa di diverso.

Due persone che si accordano tacitamente per effettuare un intervento di routine che si pretende essere risolvente e privo di pesanti effetti collaterali, mentre non è per niente così.

Madre Natura non è priva di segnali e di ammonimenti in proposito. La recidiva ne è un esempio.


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