“Oggi possiamo affermare con ancora più
forza, suffragati da numerose sentenze dei Tribunali aditi, che molte di quelle
disposizioni limitative della libertà altrui erano illegittime!
Chiediamo scusa a tutti
i cittadini italiani per ciò che hanno subito in quel periodo, per opera e per
volere della loro istituzione governativa. Emblematico è ciò che è successo a
Trieste il 18 ottobre 2021 quando gli idranti della Polizia di Stato sono stati
utilizzati su inermi manifestanti seduti in preghiera.
Tale fatto costituisce
l’apice di una pagina buia della storia della democrazia italiana perché non si
conosce ancora, ne pare interessi a nessuno, sapere chi diede l’ordine di usare
la forza contro un dissenso talmente pacifico e simbolico che avrebbe meritato
di sicuro la levata dei caschi e non certamente la carica.”
Antonio Porto - Segretario nazionale di OSA Polizia (Organizzazione Sindacale Autonomi Polizia) in audizione Commissione Covid.
Mi permetto di far notare che scusarsi non è sufficiente, ma è un gesto coraggioso. Dove stava tutto questo coraggio durante la farsa pandemica? Perché la polizia non si è unita al popolo ma lo ha massacrato? A cosa servono oggi le scuse e le spiegazioni? Perché si è permesso ciò che si è permesso? Se loro avessero detto no e si fossero uniti al popolo fin da subito la durata della farsa pandemica sarebbe stata pari a poche ore.
Davide
Zedda