"Non sarà breve ma ci stiamo arrivando, anche se molto dipenderà dalla situazione sul campo", afferma il giornalista che solleva la questione dell'acciaieria Azovstal, assediata dalle forze armate russe e dove sono asserragliati ancora 1.500 militari del battaglione Azov e non solo. Nei cunicoli e nei sotterranei di Azovstal, secondo i russi ci sarebbero "mercenari stranieri e rappresentanti di Paesi della Nato come consiglieri e istruttori", afferma Innaro che riporta i sospetti del Cremlino: "Si parla di francesi, polacchi, inglesi e croati".
Azovstal "è ritenuta la fonte delle preoccupazioni dell’Occidente perché si potrebbe scoprire che a dar man forte agli ucraini e ai neonazisti del battaglione Azov ci siano rappresentanti dei Paesi della Nato", afferma il giornalista. In ogni caso, un cessato il fuoco è escluso prima che i russi non avranno conquistato alcuni obiettivi strategici nel Donbass, spiega Innaro.