venerdì 10 aprile 2020

L’industria dei mille veleni





L' opinione che mi sono fatto in questi ultimi anni, grazie alla lettura delle “illuminanti” tesine del grande Valdo Vaccaro, è che i virus così come li intende la scienza medica non esistono, per cui il covid-19 altro non sarebbe che l’ennesima menzogna da aggiungere alla lista nera delle false epidemie. Insomma l’ennesima patacca, così come lo è stato a sua volta l'HIV.
I virus, secondo la scienza igienista di cui Valdo Vaccaro è un grande esponente nonché divulgatore, altro non sarebbero che il materiale di scarto derivante dal continuo e ininterrotto ricambio cellulare.
Ogni cellula umana possiede milioni di organuli interni i quali, durante il dissolvimento o rinnovo cellulare, diventano detriti o spazzatura organica chiamata virus; questa spazzatura diventa poi l’alimento proteico per i batteri, che si moltiplicano a dismisura causando infiammazioni e intossicazioni, ovvero quelle che noi chiamiamo malattie.
Un buon sangue fluido e scorrevole, in grado di ripulirci da suddetta spazzatura, è sinonimo di salute, poiché impedisce il formarsi di questi agglomerati batterici, preservandoci, appunto, dalle malattie.
Quindi trattasi semplicemente di spazzatura, ovvero materiale inerte, materiale morto.
Un materiale che la scienza medica ha miracolosamente resuscitato trasformandolo poi nel  proprio cavallo di battaglia, creando addirittura quell' indispensabile contesto in grado di esaltare la resurrezione. Ecco quindi l’altra grande menzogna della scienza: il contagio.

Per dimostrare la corruzione della scienza medica il dottor Thomas Powell, verso la fine del 1900, si fece iniettare in pubblico un mix di colera, peste bubbonica presa da cadaveri e altre porcherie, poi si spennellò più volte la gola con germi di difterite e altre malattie del tempo senza mai riuscire ad ammalarsi!
Il dr John B. Fraser di Toronto, sempre in quel periodo, fu spennellato alle tonsille, palato e narici con i germi della difterite. Nulla accadde. Poi si passò a test con i vari microbi della Polmonite, mettendone milioni nell' acqua che beveva, nel latte, nel pane e nelle patate. Mai si ammalò, neanche il sintomo più lieve. Idem col tifo.
In quello stesso periodo si intrapresero una nuova serie di esperimenti ancora più rischiosi con i temibili morbi della meningite, sempre sporcando le pareti, le narici e la faringe, oppure aggiungendo milioni di meningococchi a cibo e bevande. Mai apparve alcun tipo di sintomo patologico, nemmeno a distanza di 3 mesi.
Il dr Pettenkofer, professore di batteriologia all’Università di Vienna, sbalordì i suoi allievi ingerendo di fronte a loro una coltura di vibrioni capace di avvelenare un intero reggimento, senza essere poi colpito dal colera, dimostrando così un’ennesima volta che il seme è niente e il terreno, cioè il corpo, è davvero tutto. Esattamente il contrario quindi di ciò che affermava Pasteur.
Attenzione, per favore: anche se il vecchio Pasteur, poco prima di morire, ammise onestamente il proprio errore, il suo postulato continua ancor oggi a sorreggere tutto l'ambaradan medico!

La gente di oggi è indebolita da irresponsabili svezzamenti a latte bovino ed omogeneizzati, da cibi carnei e cibi cotti, da trattamenti sanitari invasivi, da una infinità di farmaci e vaccini (I difensori delle vaccinazioni non hanno mai tentato di spiegare come mai quelli che sono stati vaccinati in precedenza sono sempre i primi a riammalarsi! Il dr Robert Mendelsohn accusa le vaccinazioni e porta l’esempio dell’influenza americana del 1976 che portò a un fiasco medico colossale, con 565 casi di paralisi Guillan-Barré e 30 casi di morti inspiegate, tutte derivanti da una vaccinazione effettuata poche ore prima. Da quella volta Mendelsohn diventò nemico mondiale numero uno di ogni vaccino antibatterico ed antivirale).
L’abituarsi al fumo, al caffè e al the, all'alcol e alle bibite gassate-dolcificate, alle varie carni e al pesce, ai farmaci e ai vaccini, impone al corpo la compresenza di pesanti livelli di tossine. L’inevitabile effetto è la moltiplicazione del livello tossico e l’indebolimento del nostro sistema immunitario. Quindi la tossiemia interna tende ad aumentare a causa del continuo flusso di cellule morte non ripulite e non riciclate. Il risultato è lo scatenamento di un processo guaritivo chiamato malattia. Gli stati di malattia più gravi e virulenti si sviluppano nella gente che porta dentro di sé quantitativi enormi di veleno putrescente.
La malattia dunque è un percorso obbligato di detossificazione e di recupero, ed è rimediale e benefico. È un processo di auto-preservazione. Le stesse allergie si producono allorquando il sistema immunitario si guasta. Nei casi estremi, il corpo diventa così sguarnito e sensibile che persino sostanze innocue e normalmente utilissime, tipo fragole, pere, lamponi, ecc, finiscono per provocare fenomeni di allergia e intolleranza. Il responsabile non è la frutta, ma il sistema immunitario finito malamente.
Un regime salubre e naturale non causa polio, non causa colera, vaiolo o difterite. Devo ancora conoscere un singolo caso di bambini, figli di vegani o di igienisti, che siano stati mai colpiti dalla polio” (dottore Herbert Shelton, 1976).

Se i virus o i batteri fossero veramente dei mostri, così come li descrive la medicina e la propaganda odierna, noi non saremmo qui a parlarne: ci saremmo già estinti milioni di anni fa, visto che conviviamo, in simbiosi, con un numero elevatissimo di microorganismi, che sono indispensabili compagni di viaggio e che ci aiutano nel "cammin di nostra vita".
Ritenere che esistano dei micro mostri sempre pronti ad aggredirci da ogni dove, fa comodo un po' a tutti (soprattutto all'industria del farmaco), poiché distoglie l'attenzione sulle nostre responsabilità, indirizzandola su sventure e maledizioni esterne.
L' ipocrita inerzia di cui sopra se da una parte ci libera da quei fastidiosi esami di coscienza che, inevitabilmente, richiederebbero un radicale cambiamento nel nostro stile di vita, dall'altra costituisce quel substrato di patologico menefreghismo in cui l'industria del farmaco ha attecchito, evolvendosi e, soprattutto, giustificandosi, arrivando perfino ad innalzarsi a struttura messianica dispensatrice d'ogni ben di dio!
Inutile dire che si sbaglia, poiché i ben di Dio nascono sugli alberi e crescono nella terra, non certo in un laboratorio chimico (basti pensare allo scorbuto, la pellagra, la poliomielite, la tbc... queste malattie non sono certo scomparse grazie a una qualche medicina miracolosa; sono scomparse, invece - e qui bisognerebbe gridarlo a squarcia gola - grazie a un miglioramento delle condizioni igieniche e alimentari!).

In un mondo in cui le persone hanno superato quello stato di insulso menefreghismo che le accomoda in una patologica inerzia - e quindi persone responsabili della propria salute e della salute dell'ambiente in cui vivono - l’industria del farmaco non avrebbe mai attecchito. E questo, ovviamente, la dice lunga sulle reali intenzioni di questi loschi individui senza scrupoli, le cui radici affondano in quella stessa irresponsabilità e menefreghismo che li ha generati e assecondati per ben 150 anni!
La medicina moderna nasce proprio in quegli anni, nella seconda metà del diciannovesimo secolo.  È una medicina di ciarlatani che già allora mieteva migliaia di vittime (non dimentichiamoci le febbri puerperali).
Erano i tempi in cui Pasteur enunciava il suo postulato sul contagio come causante della malattia: il microbo e tutto e il terreno è nulla, diceva Pasteur. Tradotto significa che siamo circondati da una infinità di micro mostri sempre pronti ad aggredirci da ogni dove, pensa te.
È chiaro che la nascente medicina non poteva certo lasciarsi scappare una così ghiotta occasione, poiché tale postulato - che presto diventerà il dogma su cui si fonderà tutto l'ambaradan medico - ammettendo l'esistenza di agenti patogeni esterni giustificava, di conseguenza, un irremovibile e scaltro atteggiamento di difesa da parte della stessa medicina, con conseguente sviluppo di armi chimiche di ogni tipo.
Capite il connubio criminale opportunistico tra la chimica da cui attingere le armi e un universo di micro mostri dai quali difendersi?
Hai voglia di camparci fino alla pensione, qui ci campi in eterno!

E allora ricordiamo ciò che diceva il grande Ippocrate 2500 anni fa:
A) La natura è la sovrana medicatrice di tutti i mali.
B) Primo non nuocere
C) L’aria pura e il sole siano il primo alimento e il primo medicamento.
D) Nessun veleno serva mai a curare un malato.
Inutile dire che il progresso della medicina ha surclassato di gran lunga il vecchio Ippocrate, tanto più che oggigiorno questo progresso è talmente evidente… che ormai non ci sono più persone sane!
Non è certo una novità che i veleni chimici - chiamati farmaci - siano tra le prime cause di morte al mondo!
È un avvelenamento di proporzioni planetarie, coincidente, guarda caso, con un altro avvelenamento che ha le stesse proporzioni: il continente di plastica. Proprio così, un continente di plastica!
Non dimentichiamo, infatti, che nel bel mezzo dell'oceano pacifico, tra il Giappone e gli stati uniti, c'è una enorme chiazza di rifiuti, per lo più plastica, talmente grande che è stata chiamata, non a caso, il sesto continente. L'estensione di questa chiazza è pari a quella del Canada!
Due inquinamenti di proporzioni planetarie!
E la colpa di questo disastro di chi è?
È dei micro mostri, no?

La pianura padana e la regione di Wuhan condividono lo stesso nefasto primato, ovvero sono tra le zone più inquinate al mondo!
Forse è soltanto una coincidenza, ma ultimamente è emerso un particolare davvero inquietante, in cui si è appreso che nelle zone della Lombardia classificate come "zone a rischio", è stata fatta una campagna di vaccinazione, preventivata dalla solita propaganda terroristica di indottrinamento, dove migliaia di persone sono state “beatamente” vaccinate contro la meningite e l’influenza.
È risaputo che le vaccinazioni, così come ha ribadito lo stesso Montanari (per chi non lo sapesse i coniugi Montanari sono considerati tra i 30 scienziati migliori al mondo!), indeboliscono il sistema immunitario, esponendo poi l'individuo ad ogni sorta di malattia.
Quindi parliamo di un trattamento sanitario irresponsabile e molto pericoloso, le cui devastanti conseguenze –  che non vengono nemmeno riportate (chissà perché) nei libri di medicina – si riflettono ormai in un incredibile aumento di malattie un tempo sconosciute, come ad esempio l’autismo, che ha raggiunto livelli da epidemia tali, con un bambino autistico ogni 50 vaccinazioni.
Diventa doveroso quindi, in virtù di questo vergogno insabbiamento, fare le nostre ricerche. Potremmo scoprire, ad esempio, che all'inizio del secolo scorso le vaccinazioni uccidevano così tante persone che ci furono delle grandi rivolte popolari, sia in Canada che in Inghilterra.    
Anche in Italia nella zona di Portogruaro ci fu una grande insurrezione popolare, dove i nostri contadini, armati di forcone, allontanavano gli untori in camice bianco nel tentativo di proteggere i bambini dalle vaccinazioni!
Le persone dovrebbero sapere queste cose.
Così come dovrebbero sapere che lo stesso ministero della salute italiano ha ammesso che la poliomielite è di origine vaccinale, ciò significa che la poliomielite viene iniettata con la vaccinazione!
Pensate che in India sono passati da 40 casi all'anno di poliomielite a 40000 dopo la vaccinazione!
Questo è un crimine contro l’umanità!
Pertanto invito chiunque voglia uscire dal letargo mediatico, frutto di una becera e delinquenziale propaganda, a fare le proprie ricerche su questo genocidio volutamente taciuto e ignorato dalla sempre più invadente e prepotente scienza medica.

Quindi ci ritroviamo con delle vaccinazioni che, considerando anche la migliore delle ipotesi, indeboliscono il sistema immunitario. Se poi ci aggiungiamo una alimentazione carneo/casearia che va ad acidificare un già precario organismo (alimentazione tipica, ahimè, di un buon 80% del mondo), bé non ci vuole poi un matematico a tirare le somme, visto che è proprio in un ambiente acido che si sviluppano le malattie!
Per non parlare poi dell’avvelenamento agro-alimentare come i pesticidi, i diserbanti, i conservanti...
C' è poi un altro aspetto di cui bisogna tener conto ed è la paura. Infatti la paura è stata innescata e mantenuta ad arte da una incessante e logorante propaganda mediatica, che non ha mai smesso di terrorizzare le persone con scenari apocalittici che sono tuttora all'ordine del giorno. Mi riferisco alle interminabili file di casse da morto, camion dell'esercito che vanno e vengono dall'obitorio al forno crematorio, ospedali al collasso in balìa del virus....   È risaputo che la paura può alterare la chimica del corpo, indebolendo ulteriormente l'organismo.
Alla luce di quanto detto vien spontanea questa semplice domanda: un organismo così debilitato, continuamente debilitato anno dopo anno da avvelenamenti di ogni tipo, se poi si ammala di chi è la colpa?
È del corona virus, no?


Non ci sono dubbi che petrolchimico e farmaceutica abbiano devastato e avvelenato il mondo, però secondo me questi delinquenti sono soltanto una conseguenza di un male ben più profondo e che ha radici antiche.
Additare un problema non significa risolvere il problema; questo è soltanto un puerile atteggiamento di autodifesa volto a rasserenare una tormentata coscienza. È lo stesso atteggiamento disastroso e autolesionista della medicina, che si accanisce sul sintomo (malattia) fregandosene beatamente della causa scatenante. Un esempio palese è la febbre, ovvero quel potente antivirale e antibatterico che il nostro organismo mette in atto per arginare l’intossicazione microbica. E cosa fa il guerriero in camice bianco? Ti abbassa la febbre! Ti abbassa la febbre con la tachipirina o con qualsiasi altro antipiretico presente negli scaffali della sempre più ricca e ben fornita armeria chimica.

Come dicevo poc'anzi, additare un problema non significa risolvere il problema.
Quello che voglio dire è che suddetti delinquenti sono semplicemente i delinquenti di turno, così come tanti altri che li hanno preceduti e tanti altri che si avvicenderanno; il mondo, qui inteso come possesso e potere, è sempre stato preda dell'ambizione umana, quindi bisognerebbe indagare questa ambizione affinché noi si raggiunga una più profonda consapevolezza che non sia semplicemente quella di additare l'ennesimo problema.
Quand'anche questi delinquenti venissero imprigionati e si potesse quindi ritornare alla normalità...   be' sarebbe la stessa normalità che ha generato questi delinquenti.
Niente di nuovo, quindi. Senza un reale cambiamento nella consapevolezza di ognuno, ci ritroveremmo sempre imprigionati in quello stesso patologico menefreghismo o irresponsabilità o chiamatela come volete, che prima o poi ci ripiomberà nuovamente nella disperazione.
Come diceva un vecchio ubriacone: più grande è la bugia… se dell’inganno è rimasta la fede.
In fondo cosa sono scienza e religione se non le due facce di una stessa medaglia? Un tempo c’era la caccia alle streghe, adesso c’è la caccia ai virus. Non è cambiato niente. Perfino l’ignoranza di un popolo complice e consenziente, che ha perpetuato l'imbecillità, è rimasta tale e quale.
L'unico virus di cui dovremmo preoccuparci veramente è l'ignoranza umana, qui intesa come disinformazione. Infatti è la continua e premeditata disinformazione che prepara il terreno alle menzogne scientifiche, poiché è soltanto in questo terreno che potranno poi attecchire tutte le balle pandemiche di ogni tipo con conseguenti stati d'animo ormai terrorizzati e imploranti l'eucarestia vaccinale!

Concludo qui di seguito questa mia riflessione, nella speranza che serva da stimolo, o meglio nella speranza che risuoni come una campanella nella coscienza di colui che mi ascolta.
Un po’ come succede con la malattia, ovvero quella semplice e naturale campanellina di allarme che ci avvisa che dobbiamo cambiare il nostro stile di vita.  

La peste nera del quattordicesimo secolo si diffuse soprattutto nei quartieri più sovrappopolati delle città, dove gli abitanti, già debilitati dalla malnutrizione, vivevano in condizioni precarie.
I servizi igienici erano inesistenti. La gente espletava i propri bisogni in un vasetto e poi li lanciava dalla finestra. Le stesse persone camminavano poi tra rifiuti organici di ogni tipo, zigzagando tra rigagnoli putrescenti, escrementi e pozze nere maleodoranti.
È in questo degrado che si è diffusa la peste!
E la colpa di chi era?
Era dei topi, no?

Al virus, al virus... pardon, volevo dire al topo, al topo...
Era inevitabile l'Avvento dell'industria dei Mille Veleni!
Una industria che salverà il mondo dal famigerato untore.