mercoledì 29 ottobre 2025

Virologi pagati dalle case farmaceutiche.


 

Secondo un'inchiesta de Il Giornale d'Italia, tra il 2016 e il 2022, alcuni dei virologi italiani più noti, tra cui Matteo Bassetti, Andrea Crisanti, Roberto Burioni, Massimo Galli e Fabrizio Pregliasco, avrebbero ricevuto finanziamenti significativi da parte di aziende farmaceutiche e fondazioni private.  Questi fondi, che ammontano a oltre 1 miliardo di euro a livello globale, sono stati destinati a consulenze, partecipazioni a congressi, ricerche e altri servizi. 

Matteo Bassetti ha ricevuto finanziamenti da numerose aziende, tra cui Pfizer, Merck, Bayer, Roche e altre, per un totale di circa 370.000 euro dal 2015 al 2021.  In particolare, ha ricevuto oltre 75.000 euro nel 2018, 55.000 nel 2019 e 17.500 nel 2021 da Merck per consulenze relative al farmaco Molnupiravir.  Tuttavia, questo farmaco è stato successivamente ritirato per mancanza di efficacia. 

Andrea Crisanti, oltre a ricevere finanziamenti da aziende farmaceutiche, ha ottenuto fondi significativi da istituzioni internazionali come la Commissione Europea, il National Institute of Health (NIH) degli Stati Uniti e la Bill & Melinda Gates Foundation.  Ad esempio, ha ricevuto 5 milioni di sterline dalla Gates Foundation per il progetto "Target Malaria". 

Roberto Burioni, dal 2016 al 2018, ha ricevuto circa 16.000 euro da aziende come GSK, Biogen, Pfizer e Merck per consulenze e partecipazioni a congressi. 

Massimo Galli ha ricevuto circa 55.000 euro da GSK e AbbVie per consulenze e partecipazioni a congressi. 

Fabrizio Pregliasco ha ricevuto circa 13.000 euro da GSK e Sanofi per consulenze e partecipazioni a congressi.

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico durante la pandemia, ha dichiarato di aver preso parte ad attività di sperimentatore e consulente per diverse case farmaceutiche, tra cui Pfizer.  Nel periodo tra il 2016 e il 2020, l'Ospedale Bambino Gesù, dove Locatelli è direttore del dipartimento di Onco-Ematologia pediatrica e terapia cellulare e genica, ha ricevuto finanziamenti da Pfizer per un totale di 97.742 euro.

Questi finanziamenti sollevano interrogativi sull'indipendenza e sull'influenza delle aziende farmaceutiche nella gestione della pandemia e nella comunicazione scientifica.

Le informazioni sono disponibili nei registri della European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA), che raccoglie dati sui trasferimenti di valore tra le aziende farmaceutiche e i professionisti sanitari.