Il problema è cominciato nel 2012 quando ci fu un incidente stradale tra il trattore condotto da uno dei fratelli e un’auto guidata dal un 37enne che perse la vita. Il Ramponi aveva ragione, ma siccome il trattore aveva i fari spenti, l’assicurazione cavalcò il cavillo per non pagare.
I fratelli Ramponi, che vivevano del lavoro della propria
terra, furono costretti a vendere parte dei terreni ereditati dal padre e
accendere un mutuo bancario per pagare l’ingente danno ai familiari della
vittima.
Fino a qui, i fratelli Ramponi non erano terroristi, ma
brava gente e lavoratori.
