Il Sole 24 Ore (e tutti i giornali in concerto): "Tra il 9 e 10 luglio la temperatura al suolo ha superato i 47 gradi in Sicilia e Puglia"
Da giorni sui media rimbalzano allarmi concitati sui picchi di calore in Italia meridionale. Cosa c’è che non va?
Come spesso accade, il diavolo si nasconde nei dettagli, come specifica l’Esa (da cui proviene la mappa): “la temperatura al suolo misura quanto è caldo il suolo al tatto.” Qual è il problema? Il problema è che le superfici accumulano calore ( Provate a toccare il cofano di una macchina dopo che è stata ore sotto al sole!).
Misurare quanto è caldo il suolo al tatto significa registrare una temperatura che, nei mesi caldi, è molto più alta di quella dell’aria! E infatti, se andiamo a vedere qual era la temperatura massima a Siracusa (una delle province siciliane più calde) tra il 9 e il 10 luglio (le date indicate negli articoli), scopriamo che era gradevolissima: 30-31 gradi con brezza dal mare.
Insomma, 30/31 gradi di massima con brezza diventano 47 sulla stampa nazionale!
Insomma, 30/31 gradi di massima con brezza diventano 47 sulla stampa nazionale!
I dati li si legge e distorce a piacimento, cosicché l'emergenzialismo impazza e le consuete politiche vengono così giustificate.