di Leonardo Santi
Oggi ho incontrato un mio amico poliziotto, uno di quelli che ha deciso di non piegarsi, uno che tiene alla sua salute, uno che ha capito.
Sospeso da 10 giorni con moglie e figli piccoli. Ci siamo incontrati, perché mai come in questi momenti fa bene al cuore vedersi, parlarsi, abbracciarsi.
Facendo servizio in Trentino Alto Adige è pure maestro di sci e durante la stagione invernale "arrotonda" coltivando questa sua passione.
Ebbene, dal 10 gennaio, in virtù del nuovo decreto legge del governo dei migliori, non potrà nemmeno fare questo lavoro che gli avrebbe permesso di portare a casa un pezzo di pane.
Nonostante ciò lui NON MOLLA.
Mi raccontava che non avrebbe mollato nemmeno il proprietario dell'impianto sciistico dove andava; nemmeno lui si sarebbe piegato, è disposto a chiudere piuttosto che cedere. E come lui migliaia di persone.
E sapete cosa mi ha risposto quando gli ho chiesto da dove deriva questa sua forza, questa sua "serenità"?
Mi ha risposto che era supportata dal fatto che da lui più del 30% della popolazione è contro il siero sperimentale, dal fatto che sono riusciti a fare una comunità parallela, dal fatto che si aiutano quando qualcuno è in difficoltà.
All'inizio erano in pochi, ma hanno deciso di partire comunque senza aspettare che le persone si svegliassero; hanno intrapreso la loro strada e piano piano si sono aggiunte sempre più famiglie.
E sono sicuro, sono certo, che come lui milioni di persone non sono disposte a cedere.
Persone che lavorano in silenzio, sotto traccia per fare rete nel territorio. Persone che non hanno voce, ma che per questo non vuol dire che non stiano lottando.
Anzi, sono più incisive loro con i loro gesti, il loro sacrificio, i loro silenzi, che mille discorsi o articoli di giornale rimbalzati ovunque.
A loro va il mio ringraziamento, e l'impegno futuro per cercare di mettere in contatto più persone possibili.
E non pensate di essere soli contro tutti perché non è così, si tratta solo di trovare anime motivate ad agire.
La scelta spetta SOLO A VOI.
Scriveva il poeta e scrittore Albert Camus:
"Nel bel mezzo dell’odio, ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime, ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos, ho trovato che c’era, dentro di me, un’invincibile calma.
Nel bel mezzo dell’inverno, ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
E questo mi rende felice. Perchè vuol dire che non importa quanto duramente il mondo mi remi contro, dentro di me c'è qualcosa di più forte, qualcosa di migliore che mi spinge nella direzione giusta."