martedì 31 dicembre 2024

Riconoscere agli animali una vita interiore soggettiva costringerebbe l’uomo a inorridire per il modo in cui li tratta.


 

Sarebbe come riconoscere che ad ogni coltellata sul collo, ad ogni colpo di doppietta, ad ogni sollevamento di reti, ad ogni uncino sparato dalle baleniere, ad ogni elefante demolito per le sue zanne d’avorio, prende forma non soltanto un brutale atto di inciviltà legalizzata del più forte verso il più debole, ma anche un vero e proprio crimine verso una persona autentica, dotata di pari diritti e di pari dignità.

Sarebbe come ammettere che ognuna delle 19 milioni all’ora o delle 5400 creature al secondo che sottoponiamo ad inenarrabili atrocità, equivalgono ad altrettanti omicidi premeditati contro esseri paritetici e a fini di puro e semplice cannibalismo.

Posso dire che chiunque ipotizza o immagina un mondo animale a corto di valori interiori e di sensibilità, poco o nulla sa sugli animali.

Se volessimo fare dei confronti tra uomini e animali ne verremmo fuori disintegrati e con le ossa rotte.

Nessun animale della Terra, tanto per intenderci, arriverebbe alla ferocia, alla idiozia ed alla spietatezza di pianificare e mettere in atto uccisioni singole e di massa contro altra gente inerme.

Nessun animale al mondo poi impianterebbe milioni di prigioni grandi e piccole, di macelli grandi e piccoli in ogni angolo del pianeta allo scopo di torturare e uccidere 170 miliardi di altre creature ogni anno.

Eppure queste cose stanno succedendo sotto i nostri occhi.”


Valdo Vaccaro