Andiamo per punti.
1. Alberto Rizzotto era iscritto al gruppo Facebook "Danni collaterali", un gruppo dove si parla dei danni subiti a seguito dell' inoculazione dei sieri al grafene. Inoltre, ci sono testimonianze di persone che lo conoscevano, che dicono che aveva ricevuto il siero e, qualche tempo dopo, aveva riscontrato problemi di salute.
2. La Procura ci dice che non può divulgare l'esito dell'autopsia di Rizzotto. Ci sono da nascondere, non uno, ma due segreti di pulcinella.
Il primo è che Rizzotto fosse vaccinato (altrimenti perché iscriversi ad un gruppo simile?), il secondo è che ha avuto, ovviamente, un malore. La pistola fumante è che non c'è alcuna traccia di frenata e il bus è precipitato praticamente a passo d'uomo.
Un uomo centrato come lui, fra l'altro anche autista esperto, se fosse stato ancora vivo, non si sarebbe trovato in quella condizione, tenendo conto che nessun altro mezzo lo ha ostacolato.
Se rivelano l'esito dell'autopsia, di fatto ammettono la tossicità dei sieri killer, farciti al grafene.
Inoltre, se ammettono il malore, l'assicurazione potrebbe rifiutarsi di pagare per tutti i danni alle persone, gli indennizzi ai parenti delle vittime e per i danni alle cose materiali.
Negli scacchi sarebbe stallo.
Fateci caso: il Sistema ormai corre, si nasconde, insabbia, scappa, non fornisce più risposte.
Il fatto certo è sempre uno: non potranno scappare per sempre.
fonte: In telegram veritas