giovedì 22 giugno 2023
Due avvoltoi!
Una delle foto più note dello scorso secolo mostrava un avvoltoio attendere la morte di una bambina affamata per cibarsi del suo cadavere.
Questa foto fu scattata durante la carestia del 1993/94 in Sudan da Kevin Carter, un fotoreporter sudafricano, che in seguito ha vinto il Premio Pulitzer per questo "scatto straordinario".
Kevin Carter godé poco del suo successo poiché cadde in un profondo stato depressivo.
La depressione di Kevin Carter iniziò quando, durante una intervista in un celebre programma radiofonico, qualcuno lo chiamò per chiedergli che fine avesse fatto la bambina.
Carter rispose semplicemente: "Non ho aspettato di scoprirlo dopo quella foto perché avevo un volo…".
L'interlocutore gli rispose: "Lasci che le dica una cosa… quel giorno c'erano due avvoltoi e uno aveva una macchina fotografica".
Tali parole lo tormentarono per il resto della vita portandolo alla depressione e successivamente al suicidio.
Kevin Carter potrebbe essere ancora vivo e molto più famoso se avesse preso in braccio la bambina e l'avesse portata in salvo presso un centro di alimentazione dove l'avrebbero sfamata o almeno portata in un luogo sicuro.
Episodi come questi accadono ogni giorno.
Il mondo glorifica, magnifica e celebra il cinismo a spese di chi soffre.
Kevin Carter avrebbe potuto portare via la bambina da quel posto, ma non l'ha fatto.
Ebbe abbastanza tempo per scattare quella foto ma non il tempo per salvare quella bambina.
Il senso della vita dovrebbe essere riposto nella nostra capacità di incidere positivamente su altre vite.
L'umanità non può cedere il passo al calcolo, al guadagno che possiamo trarre dalle circostanze e dalle persone.
Ciò che abbiamo a disposizione dovrebbe essere da noi impiegato per rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore per tutti e non soltanto uno spazio in cui dar sfogo alle nostre personali ambizioni, ai nostri interessi particolari, al nostro egoismo.
Resto fiducioso, lo capiremo.
Ugo Fuoco