Marcello Pamio - 5 giugno 2022
Giuliano Amato è l'amico giusto nel posto giusto e al momento giusto. Eletto a capo della Corte Costituzionale a gennaio 2022, proprio in tempo per aiutare il culetto dei fratelli...
L'ultima sua ingerenza l'ha candidamente dichiarata a La Stampa. Secondo la versione della costituzione usata da Amato: l’aiuto in armamenti dell’Italia all’Ucraina nella sua difesa dall’aggressione della Russia rientra a pieno titolo nei dettami costituzionali. Avete capito? "L’articolo 11 l’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie, ma NON ripudia la guerra in assoluto". Più chiaro di così, si schiatta: si ripudia la guerra, ma non in assoluto!
Ma il venerabile va ben oltre dicendo che "La Costituzione prevede il sacro dovere di difendere la patria. E poi ci sono i vincoli assunti in sede europea e internazionale. Il dovere alla solidarietà verso i membri dell’Unione europea aggrediti da altri e la clausola di solidarietà tra i Paesi membri della Nato”. Quindi abbiamo un obbligo di difesa, anche se l’Ucraina non è un paese dell’Ue e nemmeno della NATO. Se poi le nostre armi saranno usate dai battaglioni nazisti per sterminare uomini, donne e bambini, vi ricordo che in ogni guerra che si rispetti ci sono sempre i "danni collaterali"...