martedì 19 maggio 2020

Tra falsi positivi, capre e papaye infette finalmente è stata scoperta la verità: ecco chi sono i veri malati


Finalmente qualcuno si è accorto dell'esistenza dei falsi positivi, ovvero quella imbarazzante situazione in cui la macchinetta utilizzata per la diagnosi vede qualcosa che in realtà non esiste.
Si tratta di una situazione davvero vergognosa, più che imbarazzante, dove la percentuale di errore può raggiungere cifre vertiginose, come ad esempio nel caso della diagnostica al pancreas, che, come dice Marcello Pamio nel suo libro "la fabbrica dei malati”, ha una percentuale di falsi positivi del 70%.
Ci si domanda a cosa serva un esame diagnostico così fallace: nella migliore delle ipotesi, una diagnosi così tanto infausta, quanto fasulla, va ad abbassare le già precarie difese di un organismo sempre più indebolito da inquinamenti di ogni tipo. 
Vorrei qui citare il celebre aforisma di Huxley, non soltanto perché mette il dito nella piaga, come si suol dire, ma anche perché lo trovo perfettamente in linea con "la fabbrica dei malati” del sempre bravo Marcello Pamio: "la medicina ha fatto così tanti passi da gigante che ormai non ci sono più persone sane".

È di qualche giorno fa la sconcertante notizia, denunciata da alcune ASL della Toscana, dei falsi positivi, ovvero quei malati immaginari magicamente inventati dalla macchinetta e poi sbandierati dagli strilloni della becera propaganda mediatica.
Infatti la macchinetta utilizzata per la diagnostica del Covid 19 si trova al centro di una situazione a dir poco scandalosa, che ha letteralmente gettato nel panico non soltanto i comuni della Toscana, ma addirittura i comuni di mezza Europa, visto che la macchinetta in questione, fabbricata dalla azienda Menarini, sembra sia stata utilizzata non soltanto in Italia, ma anche in buona parte del nostro continente.



Probabilmente la stessa macchinetta è stata utilizzata anche in Tanzania, visto che il presidente della nazione ha denunciato pubblicamente la positività di capre e papaye...



Ci ritroviamo quindi con queste due ridicole realtà, dove abbiamo da una parte i falsi positivi e dall'altra le capre e papaye infette  
A questo punto mi auguro che queste due risibili realtà entrino finalmente in risonanza, innescando così quella Risata Fatale che spazzerà via definitivamente la farsa del covid-19. 

E anche l’arrogante ignoranza di questi qui sotto: unici e veri malati.