Sono passati due anni da quella notte quando il regime di Giuseppe Conte terrorizzò l'Italia intera. A dirigere quella macabra sfilata delle bare di Bergamo fu il generale Figliuolo che poi successivamente è stato premiato dal regime di Draghi tra gli applausi scroscianti di questa delinquenziale classe politica. Bergamo fu l'inizio dell'operazione terroristica del coronavirus in Italia. Quei morti non furono uccisi dal coronavirus influenzale. Quei morti avevano altre patologie e le poche autopsie eseguite lo hanno dimostrato. Furono le terapie volutamente errate a portare a compimento quella strage. Il regime di Conte si affrettò e ordinò la distruzione dei corpi per cancellare le tracce dei delitti commessi. Ora che la farsa pandemica è giunta ormai al suo fallimento, non si potrà non ripartire da qui. Non si potrà non ripartire da Bergamo. La strage di Bergamo non fu causa di un virus. Fu causa di un colpo di Stato.
Gli Italiani hanno diritto a conoscere la verità sui suoi mandanti.
Cesare Sacchetti